Con questo piatto viaggiamo in Marocco. Ci immergiamo tra i colori caldi di questo paese, tra i suoi profumi speziati, nel turbinio di voci delle medine e nei canti dei muezzin. Il piatto che prepariamo oggi è il tajine, piatto simbolo della gastronomia di questo paese, nella sua variante vegetariana. Ecco come realizzarla.
Il tajine di verdure, piatto emblema del Marocco
Il tajine è una ricetta tipica della cucina maghrebina a base di carne o pesce in umido, che prende il nome dal caratteristico piatto in cui viene cotto. Le versioni più tipiche sono a base di pollo o agnello ma gli ingredienti possono essere vari e molto spesso prevedono l’aggiunta di verdure. Tra i tajine più conosciuti ci sono il mqualli, a base di pollo con limone e olive, il kefta, con polpette e pomodori, e il mrouzia, a base di agnello, prugne e mandorle. Vengono aggiunte poi salse e spezie (curcuma, cumino, zenzero, aglio, pepe) che ne arricchiscono il sapore.
Noi ve ne proponiamo una versione vegetariana a base solamente di verdure. A rendere speciale questa tajine di verdure è anche la presenza del berberè, mix di spezie tipico della cucina eritrea ed etiope.
La pentola adatta a preparare il tajine
Il piatto da cui prende il nome questa ricetta è composto da due parti e caratterizzato da una forma particolare: una parte inferiore piatta e circolare con i bordi bassi, ed una parte conica superiore che viene appoggiata sul piatto durante la cottura. La forma del coperchio è pensata per facilitare il ritorno della condensa verso il basso e presenta sulla sommità un “pomello” che ne facilita la presa. La parte inferiore viene usata per servire il piatto in tavola. È fatto interamente di terracotta, spesso smaltata o decorata.