Il baccalà mantecato è un piatto tipico di Venezia, caratterizzato da una consistenza cremosa, ideale da gustare su crostini di pane o polenta. Si tratta di un piatto iconico che celebra la storia e la cultura di questa città unica. Vediamo le sue caratteristiche e come preparare la ricetta.
Le origini del baccalà mantecato
Il baccalà mantecato ha radici antiche, risalenti al periodo delle grandi esplorazioni marittime del XV secolo. L’ingrediente principale è infatti lo stoccafisso, cioè il merluzzo essiccato e salato. La pratica di salare e essiccare il pesce divenne fondamentale per conservare il cibo a bordo delle navi e garantire una fonte di proteine durante lunghi viaggi. La tradizione di utilizzare il baccalà per scopi culinari si diffuse quindi tra i marinai e nelle regioni costiere come Venezia.
Per preparare il baccalà mantecato, lo stoccafisso viene ammorbidito attraverso un lungo ammollo in acqua e “mantecato” con olio e sale. La mantecata consiste nel lavorarlo con l’aiuto di una frusta o una forchetta, fino a trasformarlo in una crema.
Venezia e la tradizione del baccalà mantecato
Il baccalà mantecato è un piatto che incarna la cucina di Venezia in ogni boccone. Viene servito tradizionalmente su crostini di pane tostato oppure insieme alla polenta. È uno dei protagonisti dell’aperitivo veneziano, accompagnato da uno spritz o da un’ombra di vino, un bicchiere di vino.
In conclusione, il baccalà mantecato è molto più di un piatto veneziano: è un simbolo di storia e tradizione culinaria che affonda le radici nelle antiche vie e canali di Venezia.