Alimentazione bambini
La corretta alimentazione del bambino è fondamentale per il suo benessere e la sua crescita. Assicurati di fornirgli pasti nutrienti ed equilibrati.


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Alimentazione per bambini in età pre-scolare
Prima colazione, merenda, pranzo, merenda e cena: questa la successione ottimale dei pasti per nutrire i bambini in età pre-scolare, dai 3-6 anni.
La loro giornata alimentare deve iniziare con una buona colazione, per assicurare il carburante giusto con cui affrontare la giornata.
Il pranzo presso la scuola dell’infanzia è nutriente e sicuro, studiato da dietiste esperte dei fabbisogni dell’infanzia. A casa occorre garantire una buona dose di carboidrati (pane e pasta) insieme alle proteine (carne, pesce, legumi…), una manciata di verdure e una porzione di frutta.
A cena un brodo di verdure, un piccolo secondo (crocchette di legumi, pesce, polpettine di manzo, frittata con zucchine…) e un po’ di frutta (sotto forma di mousse o a pezzetti) sono perfetti per coprire il fabbisogno dei bambini.
Non dimentichiamo infine le merende, grazie alle quali i bambini in età pre-scolare assumono più di un quarto delle calorie necessarie.
I cibi per una merenda intelligente e piena di gusto sono:
• frutta fresca + acqua;
• pane con marmellata o miele + acqua;
• latte con cereali integrali o granola;
• yogurt con frutta fresca tagliata a pezzi;
• un pezzo di pizza + acqua;
• frutta disidratata + acqua;
• frutta secca + acqua;
• biscotti + frutta.
Evitare la televisione o altre distrazioni durante i pasti aiuta i bambini (e anche gli adulti!) a regolare l’assunzione del cibo.
E ricordate: la sana alimentazione deve sempre essere associata a uno stile di vita attivo, fin dall’infanzia!

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L’alimentazione corretta da 0 a 2 anni
Si cela un mondo intero dietro questo titolo così breve… Ecco alcuni spunti veloci, da approfondire con il pediatra del vostro bambino.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi di età, dopo di che la quantità di latte tenderà a diminuire man mano che il bambino assaggerà spontaneamente sempre più cibi solidi.
Lo svezzamento è una fase molto delicata e sensibile, in grado d’influenzare il rapporto con il cibo nel lungo periodo. I genitori saranno in questo momenti dei saggi compagni di pasto, che propongono e non impongono i nuovi cibi solidi; aiutano il bambino a diventare autonomo nel rapporto con il cibo e a riconoscere chiaramente gli stimoli della fame e della sazietà.
Con i bambini, è sconsigliato, anzi vietato (!), utilizzare il cibo come premio o come punizione, perché questo può creare confusione tra i bisogni alimentari – fame, sazietà – e i bisogni di natura affettiva (e può indurre a rispondere con il cibo a disagi di tipo emotivo anche nella vita adulta).
Evitare anche rituali, trucchi e inganni per far mangiare il bambino. I bambini, se immersi in un ambiente equilibrato e lasciati liberi di mangiare i cibi sani proposti, tendono naturalmente ad auto-limitarsi.
Quali cibi? I bambini da 0 ai 2 anni passano da un’alimentazione esclusivamente lattea a una alimentazione completa e variata, secondo il modello mediterraneo, simile a quella degli adulti della famiglia.
Lo svezzamento del proprio bambino è un’occasione preziosa, e tappa obbligata, per rivedere le proprie abitudini. Il bambino, infatti, imparerà fin da subito a imitare i genitori a tavola.

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Porzioni nella prima infanzia
I bambini in età pre-scolare hanno bisogno della stessa varietà di cibi dei ragazzi più grandi e degli adulti, ma in porzioni molto più piccole.
Per rendere il pasto un momento meno difficile e frustrante, occorre conoscere le porzioni di cibo adeguate all’età del bambino.
I bambini in età pre-scolare, dai 2 ai 4 anni di età, hanno bisogno di porzioni di cibo pari circa alla metà, rispetto a quelle di un adulto.
Quindi, se la porzione di pasta per un adulto è di 80 grammi, per i bambini più piccoli basteranno 40 grammi.
Se la porzione di pane per l’adulto è 50 grammi – l’equivalente di un panino tipo rosetta – per i bambini basterà una fetta di pane da 25-30 grammi.
E la pizza, che è un piatto unico? Un bambino di 4 anni può mangiare una pizza tonda grande come quella per gli adulti? No, possiamo offrirgli meno della metà di una pizza standard, o scegliere una pizza baby.
Le porzioni di pasta e pane vi sembrano scarse? In realtà sono porzioni adeguate, se inserite in un pasto completo. Occorre offrire ai bambini pasti variati, in cui non esiste solo la pasta, ma anche un piccolo secondo piatto, una bella porzione di verdure e, se il bambino ha ancora fame, una fettina di pane.