Il farro è il cereale più antico che si conosca, probabilmente è anche uno dei più versatili. Il farro, infatti, è facile da cuocere e abbinare a tanti ingredienti diversi e ha un gusto assai particolare che lo rende apprezzatissimo.
Il farro, un prezioso aiuto nelle diete
Chi è abituato a stare attento alla linea lo conoscerà di certo, visto che il farro è uno dei cereali meno calorici: 100 grammi apportano circa 340 kcal, senza grassi né colesterolo.
In compenso, il farro contiene una quantità di fibre dieci volte superiore rispetto al grano duro, è ricco di calcio e vitamine, ha proprietà antiossidanti, è leggero e digeribile.
Le varietà di farro
In commercio esistono diverse varietà di farro:
• il farro decorticato, nel quale cioè la cosiddetta “glumetta”, ovvero una pellicola esterna al chicco, perfettamente aderente, è intatta;
• il farro perlato, privato della glumetta e dunque più veloce da cucinare (non richiede nemmeno l’ammollo);
• il farro integrale, quello semiperlato, spezzato e intero sono altri tipi di farro, meno diffusi ma certamente indicati per usi specifici.
Il farro in cucina
La cucina tradizionale conta soprattutto sul farro decorticato e su quello perlato, alimenti che si inseriscono a pieno titolo nella dieta mediterranea come cibi buoni e al contempo forieri di benessere.
In cucina il farro si può impiegare in numerose preparazioni, tra cui zuppe e minestre, ma è anche usato in sostituzione del riso per preparare insalate fredde o supplì. Con la farina di farro si produce un ottimo pane il cui gusto, a parità di quantità di fibre rispetto al pane integrale, si avvicina molto al sapore del pane bianco, ma anche eccellenti pizze, focacce e polenta.