La scelta di regalare un uovo non è casuale, anzi ha origini molto antiche legate al cristianesimo. E come mai di cioccolato? Scopriamolo insieme.
L’uovo, simbolo di vita e rinascita
La scelta di regalare un uovo a Pasqua non è casuale. Questo alimento ha ricoperto fin dall’antichità un grande valore simbolico legato alla vita e alla rinascita.
Secondo alcune credenze pagane del passato, Terra e Cielo erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo, simbolo di vita. Per gli antichi Egizi invece l’uovo era invece l’origine di tutto e il fulcro dei quattro elementi dell’universo (aria, acqua, terra e fuoco).
La tradizione del dono di uova è documentata già fra gli antichi Persiani dove era diffusa la tradizione dello scambio di semplici uova di gallina all’arrivo della primavera, seguiti nel tempo da altri popoli antichi. Spesso le uova venivano rudimentalmente decorate a mano.
Il Cattolicesimo riprese le tradizioni che vedevano nell’uovo un simbolo della vita, rielaborandole nella nuova prospettiva del Cristo risorto. Nel Cristianesimo l’uovo è infatti stato ripreso per la celebrazione del tempo pasquale come simbolo della tomba vuota di Gesù, e quindi di resurrezione.
La diffusione dell’uovo come regalo pasquale sorse probabilmentein Germania, nel Medioevo. Qui tra la gente comune la consuetudine era distribuire uova bollite, avvolte in foglie e fiori in modo che si colorassero naturalmente. Tra i nobili e gli aristocratici invece si diffuse l'abitudine di fabbricarne alcune di argento, platino o oro, decorate.
Perché le uova di Pasqua sono di cioccolato?
Dalle uova vere si è passati a quelle di cioccolato. La tradizione delle uova di cioccolato pare sia da ricondurre alre Sole, che a inizio Settecento fece realizzare un uovo di crema di cacao dal suo chocolatier di corte.
C’è però chi attribuisce il merito delle uova di cioccolato alpasticcerie olandese Van Hauten, che nel 1828 ideò uno stampo concavo per permettere la creazione di uova sottili, vuote all’interno in modo da potervi inserire una piccola sorpresa.
E la sopresa?
Se oggi nell’uovo di Pasqua troviamo una sorpresa pare sia merito di Fabergé. Peter Carl Fabergé(1846-1920) era l’orafo di corte dello zar Alessandro III che venne incaricato di preparare per la zarina un dono speciale. L’orafo creò per l’occasione il primo uovo Fabergé, un uovo di platino smaltato di bianco contenente un ulteriore uovo, creato in oro, il quale conteneva a sua volta due doni: una riproduzione della corona imperiale ed un pulcino d’oro.
Non tutti però concordano sul fatto che l’inserimento di una sorpresa all’interno delle uova di Pasqua derivi dalle famosa uova russe a matrioska. C’è chi ricorda come già nel Settecento dalle parti di Torino c’era infatti l’usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato. Secondo quest’altra interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell’arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con sorpresa.
Qualsiasi sia la giusta teoria, la cosa certa è che ormai alle uova di Pasqua non si può più rinunciare!