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Baci di dama piemontesi: scoprine origine, storia e tradizione

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I baci di dama, piccoli gioielli della pasticceria italiana, hanno una storia affascinante che si intreccia con la ricca tradizione culinaria del nostro paese. Questi deliziosi biscotti, formati da due metà di pasta frolla alla nocciola unite
da uno strato di cioccolato, sono diventati un simbolo di perfezione e dolcezza: scopriamo da dove provengono e perché si chiamano così. 

 

L'origine dei baci di dama

 

I baci di dama sono originari del Piemonte, una regione celebre per la sua eccellente tradizione gastronomica e per l’arte pasticcera.


Secondo la leggenda, la creazione dei baci di dama risalirebbe al XIX secolo, in un periodo in cui la nobiltà piemontese amava organizzare sontuosi ricevimenti e banchetti. Le dame aristocratiche, in cerca di un dolce prelibato per deliziare i loro ospiti, chiesero ai pasticceri di inventare qualcosa di unico: nacquero così i baci di dama, piccoli bocconcini di dolcezza, disponibili nella linea Sapori & Dintorni Conad.

 

Le città italiane dei baci di dama

 

La loro origine è piemontese ma a voler essere più precisi, i baci di dama sono stati inventati probabilmente nella città di Tortona. Un’altra versione della leggenda vuole invece che a crearli sia stato Augusto Manelli, un pasticcere di Novi Ligure che in seguito si trasferì a Tortona.

Ancora oggi le due città piemontesi si contendono la nascita di questi biscotti, la cui fama ha ormai da anni valicato i confini regionali per conquistare tutta Italia. Oggi non solo Torino, capoluogo del Piemonte, ma anche Milano, Genova e Firenze posso vantare pasticcerie che preparano ottimi baci di dama
seguendo la ricetta tradizionale.  

 

La ricetta tradizionale dei baci di dama

 

La ricetta tradizionale include pochi ingredienti, semplici ma di qualità e tipici del territorio piemontese: burro, zucchero, farina, cioccolato e nocciole. Ma la particolarità di questi biscottini, così friabili e perfetti da servire con il te,
risiede nella loro forma, dalla quale proviene anche il loro nome evocativo.  

 

Il perché del nome

 

Due sfere identiche, unite in un cuore di cioccolato fondente: è facile intuire perché si chiamino baci di dama. I due dischi di pasta frolla sembrano davvero incontrarsi in un bacio. Del resto, tutto in questi pasticcini ha un tocco romantico, che evoca immagini di grazia e raffinatezza. Probabilmente i pasticceri coniarono il nome anche per omaggiare la grazia delle dame aristocratiche che frequentavano la corte piemontese. Il termine bacio aggiunge una nota di dolcezza e romanticismo, sottolineando la natura affettuosa di questi piccoli dolci.

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