Home Bene Insieme Consigli Cucina Tradizionale e Innovativa Tradizionale italiana Dolce e profumata: è la marmellata di pera

Dolce e profumata: è la marmellata di pera

Con il suo sapore zuccherino e il profumo intenso, la marmellata di pera offre un gusto sofisticato che si presta a mille usi in cucina.

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Spesso sottovalutata rispetto alle confetture più comuni, la marmellata di pera è invece una preparazione dolce e aromatica, contraddistinta da un profumo intenso e dal gusto elegante. Caratteristiche che la rendono molto versatile in cucina, dalla colazione al dessert, passando per i taglieri di formaggi

 

La marmellata di pera

 

Tra tutte le marmellate italiane, quella di pera è tra le poche che ben si adattano ad accompagnare preparazioni sia dolci che salate. Ottima semplicemente spalmata sul pane, sulle fette biscottate o per farcire brioche e crostate, è squisita quando viene abbinata ai formaggi stagionati e a quelli erborinati, perché crea un equilibrio perfetto tra dolce e salato. 

Inoltre, un cucchiaio di marmellata di pera può trasformare una semplice vinaigrette o una salsa per la carne, aggiungendo un tocco di dolcezza e profondità ai piatti più saporiti. 

 

Come si prepara la marmellata di pera

 

La preparazione della marmellata di pere inizia con la selezione e la pulizia della frutta. Dopo averla pelata e tagliata in pezzi piccoli, viene messa in una pentola con zucchero e succo di limone. Alcune ricette suggeriscono l'aggiunta di spezie come la cannella o la vaniglia per arricchire ulteriormente il sapore della marmellata.

La cottura della marmellata deve essere gestita con cura: le pere devono cuocere lentamente fino a che non si trasformano in una consistenza morbida e spalmabile. Il punto finale di cottura è cruciale: una marmellata troppo liquida non si conserverà bene, mentre una troppo cotta può avere un sapore caramellato che sovrasta la freschezza delle pere.

 

Le pere dell’Emilia Romagna Igp

 

Nella preparazione di marmellate e confetture, la materia prima fa la differenza. A seconda del tipo di frutta utilizzata, infatti, possiamo ottenere più o meno dolcezza, un profumo più o meno intenso e un sapore caratteristico.

Per esempio, le pere dell’Emilia Romagna Igp ben si prestano a essere trasformate in confetture perché sono succose e naturalmente zuccherine. In questa regione, infatti, si coltivano pere da secoli: le prime testimonianze risalgono addirittura al 1.300 e tuttora è uno dei frutti più apprezzati del territorio. 

 

Le varietà

 

Sotto la denominazione di pere dell’Emilia Romagna IGP ci sono otto varietà: la Decana del Comizio, la Conference e l'Abate Fétel, tutte rinomate per il loro equilibrio perfetto di dolcezza e acidità, caratteristiche che le rendono ideali per la trasformazione in marmellate e confetture. Inoltre, troviamo la Williams, la Carmen, la Kaiser, la Santa Maria e la Max Red Bartlett.

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