Ne sentiamo tanto parlare e lo mangiamo durante i nostri viaggi in posti caldi e lontani. Ci piace addirittura quando andiamo al ristorante, che sia indiano, cinese o coreano. Ma sappiamo davvero che cos'è il curry? E soprattutto come facciamo a integrarlo nella cucina di tutti i giorni? Lo abbiamo chiesto al nostro chef Massimo Spallino che ha deciso di dedicare proprio al curry una ricetta molto semplice e salutare e che grazie a questo caldo e saporito mix di spezie ci farà pensare per un momento di essere in un fast food nel nord di Mumbai a sorseggiare tè ghiacciato e a gustare del preziosissimo comfort food. E poi possiamo ricordarci che tutto questo sapore ce l'abbiamo nel piatto di casa nostra, che il tè freddo possiamo imparare facilmente a farlo in autonomia e che, sorpresa delle sorprese, abbiamo preparato un favoloso secondo vegano in poco meno di un quarto d'ora. Ditemi se non è geniale!
Ma quindi cos'è il curry? La definizione di curry dipende molto dalla sua provenienza perchè in molti paesi è utilizzato e cucinato in modo diverso. Non è un ingrediente unico: è un ingrediente formato da tanti ingredienti e quindi cambia moltissimo a secondo del gusto e del piatto a cui destinato. Inoltre il curry si presenta anche sotto diverse forme. Per evitare confusione vediamo insieme quali tipi di curry potete acquistare e utilizzare in cucina da mescolare con il riso, da aggiungere alle zuppe invernali o da usare per coprire le cosce di pollo prima di saltarle in padella. Cominciamo con la pasta di curry, un super concentrato di sapore che normalmente viene venduto in lattina o in vaso. Di solito è composta da ingredienti freschi, come lemongrass, zenzero, peperoncini ed erbe, che vengono tritate e fino a formare un purè molto denso. Questa pasta di curry viene utilizzata molto nei piatti della tradizione del sud est asiatico anche come base di zuppe, e viene stemperata con il latte di cocco. Il curry a cubetti è un curry che appartiene invece alla tradizione giapponese, sono più simili ai nostri dadi anche come utilizzo, e sono un concentrato di spezie e umami che si sprigionano quando vengono mescolate con un liquido caldo. Rispetto agli altri tipi di curry, i cubetti hanno un sapore un po' più delicato e tendono a creare salse più dense. Il curry c'è anche in foglie, non sono facili da trovare ma se per caso vi capitasse di averle davanti compratele subito. Sono di un verde acceso, lucide, sembrano foglie di alloro e hanno un aroma agrodolce unico, con delle note agrumate molto importanti. Vengono usate principalmente nella cucina indiana dove si tritano insieme agli altri ingredienti per fare il curry in polvere. Sono una cosa completamente diversa dai curry che abbiamo visto fino ad ora e non possono assolutamente sostituirli.
Lo chef Massimo Spallino ha utilizzato il curry in polvere per preparare le patate che accompagnano le nostre crocchette di farro. Il curry in polvere è un ingrediente molto presente nella cucina indiana e anche in quella britannica. Si tratta della combinazione aromatica di una serie di spezie secche tritate. Spesso quando le acquistate sono etichettate soltanto come "polvere di curry", altre volte trovate indicazioni più specifiche che sono date dagli ingredienti contenuti come per il garam masala, uno dei mix più conosciuti, che contiene cumino, cardamomo, curcuma, pepe, chiodi di garofano e cannella. È il curry che si utilizza per il famoso pollo Tikka Masala. Il curry in polvere si può usare in moltissimi modi: dalle marinature di carne e pesce, come base aromatica per stufati o ancora per finire il piatto con un tocco aromatico. O, naturalmente, per le nostre patate speziate.
