Gli spaghetti e la bottarga... un'accoppiata vincente da sempre. Il formato di pasta per eccellenza oggi si incontra con un altro classico ingrediente: la bottarga di muggine in polvere, gli spaghetti saranno poi accompagnati da un leggero pesto fresco di rucola. Lo chef Stefano De Gregorio vi insegnerà a preparare questo primo piatto estivo. Il gusto deciso della bottarga s'incontra con un leggero pesto fresco di rucola,il tutto andrà a condire un piatto di spaghetti integrali, Il risultato sarà un piatto sfizioso, fresco e nutriente.
Poche e semplici mosse per un piatto prelibato
Infatti il condimento degli spaghetti con la bottarga si prepara mentre la pasta è in cottura, basterà preparare un velocissimo pesto di rucola, condire gli spaghetti e spolverarli con bottarga e la granella di nocciole. La bottarga può considerarsi un condimento completo, infatti ne basta davvero poca condire a regola d'arte un piatto di pasta. Solitamente trova il suo impiego grattugiata direttamente sulla pasta, viene utilizzata grattugiata per condire bruschette e crostini, o, se ci si trova di fronte a un prodotto più fresco, la si affetta, la si mette su una fetta di pane e andrà condita con un filo d'olio extravergine d'oliva. Provate a fare un delicato soffritto d'aglio, conditeci gli spaghetti e spolverate con la bottarga e del pangrattato tostato aromatizzato al limone, il risultato sarà stupefacente.
Cos'è la bottarga? Il caviale sardo
La bottarga è un alimento molto nutriente, è costituita dall'ovario essiccato del pesce. I pesci che vengono usati sono la muggine e il tonno. Si narra che quando un pescatore trova la sacca dell'ovario sia un segno divino. Infatti essendo un alimento iperproteico, assicurava una fonte di cibo che si riusciva a conservare nel tempo mediante essiccazione. Non
a caso in prossimità dei luoghi dove la produzione era maggiore, gli insediamenti umani erano più considerevoli. La bottarga deve il suo nome agli arabi, la scoprirono circa 3000 anni fa in Sardegna dandole il nome battarikh. Le zone di maggior produzione sono Sicilia e Sardegna, particolare rilievo ha la bottarga di tonno rosso di Sicilia.
Cereali integrali, il grande ritorno.
Il ritorno ai cereali integrali sta facendosi strada, anche se, nell'immaginario collettivo sono ormai considerati cibo per chi ha determinate esigenze alimentari.
Per integrale si intende il cereale integrale cosi come madre natura l'ha fatto. Con le lavorazioni di sbiancatura e raffinazione dei cereali, si va a perdere la parte esterna del cereale (chiamata crusca), e, con essa molte proprietà nutritive (l'apporto di fibra tra tutti). I consigli per un alimentazione sana sono ormai risaputi: mangiare 3/5 porzioni di frutta al giorno; bere 2/3 l di acqua al giorno; usare l'olio extravergine, e, il meno conosciuto e praticato, è proprio l'utilizzo dei cereali integrali che dovrebbero rappresentare almeno il 40% dell'assunzione di cereali nella dieta personale.
Basta pensare che fino alla prima metà del XIX secolo non esistevano le farine raffinate. Il nostro corpo infatti, non è naturalmente predisposto a digerire cibi raffinati, ecco perchè, nell'ultimo mezzo secolo le intolleranze alimentari (come la celiachia) stanno spopolando. Le operazioni di sbiancatura sono state dettate da esigenze estetiche e di lavorazione appartenenti al mondo moderno, sempre più attento alla parvenza piuttosto che alla sostanza. Il risultato è che ci si alimenta con cereali poveri di nutrimenti e ricchi di zucchero. Ecco perchè si raccomanda sempre di assortire la dieta di cereali integrali quanto più possibile, il benessere ricavatone è percepibile da subito, si andranno ad attenuare gonfiore e senso di pesantezza che caratterizzano la fine dei pasti, in ultimo grazie al loro apporto di fibre riusciranno a dare un senso di sazietà che si protrarrà nel tempo e che darà un valido aiuto al controllo del proprio peso.