Il risotto con la zucca è uno dei grandi classici autunnali. È in questa stagione infatti che le zucche maturano e ci permettono di preparare delle pietanze nutrienti e ricche di gusto.
Il risotto con la zucca è un piatto che non stanca mai, che va bene per ogni occasione: come piatto unico in un pranzo informale ma anche come primo piatto in una cena più elaborata. Vediamo come prepararlo insieme.
Il segreto del risotto con la zucca perfetto
Il risotto con la zucca è una ricetta molto semplice da preparare, che però ha bisogno di qualche accortezza per risultare perfetto.
Per prepararlo avrete bisogno di pochi e semplici ingredienti quindi assicuratevi che siano di ottima qualità: una zucca matura e di stagione, riso Carnaroli, Arborio o Vialone Nano, Grana Padano Conad e un brodo vegetale fatto in casa.
Per ottenere un risotto di zucca perfetto ci sono alcuni passaggi fondamentali da tenere a mente:
- Tostate il riso a secco, senza olio né burro, per circa tre minuti a fiamma alta;
- Bagnate il riso aggiungendo poco brodo per volta, per evitare di avere un risotto eccessivamente umido una volta raggiunta la cottura;
- Quando il riso è cotto, spegnete il fuoco e mantecate con abbondante burro e grana grattugiato.
Come fare il brodo vegetale recuperando gli scarti di verdura
Il brodo vegetale è una delle ricette perfette per recuperare gli scarti delle verdure avanzate ed azzerare gli sprechi in cucina. Come fare il brodo vegetale zero sprechi? Quando cucinate le verdure lavatele bene prima di pelarle e poi tenete da parte le bucce e le estremità. La cosa migliore per conservarle è congelarle, in modo da raccoglierne nel tempo una quantità sufficiente per fare il brodo.
Mettete un mix di verdure in una pentola, riempitela con l’acqua, coprite con un coperchio e fate cuocere per 2 ore circa. Se volete potete anche aggiungere le croste di Grana Padano avanzate. Una volta trascorse le due ore regolate di sale e filtrate.
Usate la quantità di brodo che vi serve e congelate il resto, in modo da averlo sempre pronto all’occorrenza.