Se vi dicessimo che il tonno si può preparare anche in casa? E se vi dicessimo anche che in realtà questo tonno è un tonno un po' particolare, perchè si tratta di un tonno di coniglio? Il tonno di coniglio in realtà non è una novità di cui possiamo prenderci il merito, è una preparazione tradizionale piemontese in cui la carne di coniglio viene trattata proprio come quella del tonno e conservata sott'olio. Ovviamente qui l'ingrediente più importante e fondamentale è l'olio extra vergine d'oliva che cambia completamente il profilo aromatico del tonno rendendolo molto più morbido e saporito e sottolineandone tutti gli aromi, anche quelli più nascosti che forse non avevate mai considerato mangiando il coniglio cucinato in modo più classico. Al nostro tonno di coniglio sott'olio abbiamo abbinato il re della primavera: il carciofo fritto alla romana che con la sua croccantezza si mette in contrasto con la carne tenerissima.
Come si prepara il tonno di coniglio sott'olio
Preparare il tonno di coniglio sott'olio è molto facile, avrete bisogno solo di un po' di tempo e della pazienza di lasciarlo in ammollo nella sua marinatura di olio extra vergine d'oliva. Per preparare questa ricetta avremo bisogno di un coniglio intero che andrà tagliato in pezzi e lessato in pentola con i classici sedano, carota e cipolla, oltre ad aglio e qualche aroma come rosmarino e alloro. Il coniglio dovrà sobbollire nel suo brodo per circa 2 ore. Una volta cotto andrà fatto riposare e raffreddare in pentola. Solo quando il coniglio si sarà intiepidito sarà il momento di spolpare la carne dalle ossa, ma a questo punto sarà così morbido che quest'operazione sarà praticamente un gioco da ragazzi. Una volta ottenuta la carne bisogna metterla in vaso. Prendete dei vasetti medi, ampi, puliti e sterilizzati. Cominciate con un filo d'olio extra vergine d'oliva e alternate uno strato di carne a foglie di alloro, bacche di ginepro, spicchi d'aglio e foglie di salvia. Una volta riempito il vasetto, schiacciate bene il contenuto e coprite con abbondante olio extra vergine d'oliva. Prima di consumare il tonno di coniglio, conservatelo per un paio di giorni in frigorifero.
Il carciofo fritto alla romana
Il carciofo fritto alla romana è un grande classico della cucina laziale, detto anche carciofo alla giudia, una specialità della cucina ebraica del ghetto. Per preparali come si deve la prima regola è scegliere il carciofo giusto. Dovete comprare le mammole, chiamate anche cimaroli, carciofi tipici della zona del Lazio che sono caratterizzati dalla loro forma romantica a fiore e dall'assenza di spine sulle foglie. Quando pulite i carciofi eliminate le foglie esterne in modo da tenere solo quelle più tenere. Poi, per favorire l'apertura a fiore, sbattete con delicatezza il carciofo sul piano di lavoro. Prendete il carciofo con una pinza, tenendolo per il gambo, e immergetelo nell'olio di semi bollente e lasciatelo friggere per circa 6 minuti. Ricordatevi di scolare i carciofi su carta assorbente prima di servirli e di dargli l'ultimo tocco con un pizzico di sale.