Lo sapete cos'è la paranza? No, non è una danza, ma la tipica barca usata per pescare ciò che compone il secondo piatto di pesce più buono e goloso che ci sia. Il fritto di paranza non è una semplice ricetta di pesce, è uno stato d'animo, un piatto che urla estate, sole e mare e noi oggi impariamo a prepararlo insieme.
Estate e fritto misto, un bicchiere di vino e il rumore del mare. Un sogno? Grazie agli insenamenti dello chef Stefano De Gregorio può diventare realtà anche se siete ancora in città. Oggi impariamo come fare la frittura di paranza, una frittura di pesci di piccolo taglio che fa parte da sempre della cucina tradizionale italiana. Come detto, questo piatto prende il nome dalla paranza, una tipica barca da pesca.
Quali pesci per il fritto di paranza?
La frittura di paranza viene preparata con diversi tipi di pesce, come merluzzetti, triglie, sogliole piccole ma anche alici e calamari. I pesci vanno puliti, tagliati, passati nella farina e fritti rapidamente nell’olio caldo. La frittura va mangiata rigorosamente calda. Frijenno magnanno, come si dice a Napoli. Una spolverata di sale, qualche goccia di succo di limone e il piatto è pronto.