Se vuoi portare in tavola una ricetta fusion che unisce la delicatezza delle uova e l'aromaticità della cucina giapponese, ecco il piatto da provare: uova strapazzate con katsuobushi e una salsa alla soia dolce-salata preparata in casa. Un incontro di sapori semplice ma sorprendente, perfetto per chi ama sperimentare.
Katsuobushi: cos’è e come si usa in cucina
Il katsuobushi è un ingrediente iconico della cucina giapponese: si tratta di scaglie sottili di tonno essiccato e affumicato, note per il loro intenso sapore umami. Tradizionalmente viene utilizzato per preparare il dashi, un brodo base fondamentale della cucina giapponese, ottenuto da acqua, alga kombu e katsuobushi.
Oltre al dashi, il katsuobushi dona un aroma unico anche a piatti semplici come insalate, riso, tofu e naturalmente uova. A contatto con il calore, le scaglie si muovono leggermente, creando un effetto visivo scenografico.
Uova strapazzate: ricetta e origini
Le uova strapazzate sono una preparazione presente in moltissime culture culinarie e diventata un’icona della colazione americana. Morbide, cremose e versatili, si adattano facilmente a interpretazioni diverse.
Oltre che con il katsuobushi, le uova strapazzate possono essere personalizzate in moltissimi modi: con erbe fresche, formaggi morbidi, salmone affumicato o verdure saltate.
Come fare una salsa alla soia irresistibile
La salsa preparata in questa ricetta è una versione semplificata della classica tare giapponese. La combinazione di salsa di soia, mirin e zucchero crea un equilibrio perfetto tra dolcezza, sapidità e note aromatiche. È una salsa versatile, ideale non solo per accompagnare le uova, ma anche per condire riso, gyoza e noodles.