Con la ricetta di oggi impari a cucinare un piatto unico leggero, vegetariano e vegano, molto facile da preparare. Insieme allo chef Massimo Spallino farai un pomodoro ripieno alla quinoa con olive taggiasche e tofu. Meno di venti minuti per prepararlo e una cottura in padella veloce e con un filo di olio extravergine di oliva, giusto per andare a rosolare l'aglio prima di mettere a cuocere le verdure.
E se vuoi un trucchetto per usare meno olio possibile anche per rosolare l'aglio, fai così: aggiungi l'olio e poi inclini la padella sul fornello in modo da concentrarlo tutto da una parte. Metti l'aglio a rosolare nello stesso punto e vedrai che insaporirà l'olio senza bruciarsi, perché avrà liquido a sufficienza per cuocere. Saporita per via delle olive taggiasche che aggiungono una nota di acidità al piatto, questa ricetta è al tempo stesso delicatissima.
Con la quinoa e il tofu alleggerisci tutti i sapori e crei un abbinamento che va bene per grandi e piccini ed è perfetto per una cena veloce che non appesantisca lo stomaco con alimenti tropo complessi da digerire proprio prima di andare a dormire.
I segreti dello chef per cucinarla? Sono semplici accorgimenti che possono cambiare completamente il risultato finale.
1. Innanzitutto, prima di aggiungere il basilico al tofu in padella, assicurati di batterlo bene in modo da far se ne che sprigioni tutto il profumo. La maggior parte delle spezie, se battuta o riscaldata, intensifica il profumo e il sapore. Anche il pepe, ad esempio, se riscaldato velocemente in padella, può cambiare il gusto di una semplice carbonara!
2. Invece, per quanto riguarda il tofu, assicurati di tagliare tutti i cubetti della stessa misura. Non è una questione di estetica, ma di praticità e la regola vale per tutti gli alimenti: se i cubetti di un ingrediente sono tutti della stessa misura, hanno bisogno dello stesso tempo di cottura. Perciò, a meno che non si abbia voglia di star piantati davanti alla padella e togliere un cubetto alla volta mano a mano che si cuociono tutti, il modo migliore per avere come risultato una cottura omogenea è quello di preoccuparsi di tagliare tutti pezzi della stessa misura.
Accade la cosa opposta quando, invece, si mettono a cuocere tanti ingredienti diversi, come nella ratatouille, ad esempio. In quel caso, le patate che impiegano molto più tempo delle carote dovranno essere tagliate a cubetti piccolissimi. Di seguito, le carote che impiegano meno tempo delle patate ma più tempo delle zucchine andranno tagliate a cubetti medi; mentre le zucchine che cuociono velocemente potranno essere tagliate a cubettoni. In questo modo, la cottura di ingredienti diversi si allinea e non ci si deve preoccupare di cucinarli separatamente.
3. Sii meticoloso. Come sempre, non è una questione di estetica. In questa ricetta, ad esempio, lo chef Spallino consiglia di fare attenzione a togliere tutti i semi dal pomodoro. Questo perché i semi hanno un retrogusto amaro che cambierebbe il sapore del tofu e delle olive taggiasche. Perciò, a meno che questo gusto non ti piaccia, ti devi assicurare di togliere tutti i semi fino all’ultimo.
4. Non buttare via niente. Con gli chef impari sempre a usare tutto quello che puoi di ciascun ingrediente. Se in famiglia siete un esercito e ti avanza tanta polpa di pomodoro, mettila nel bicchiere di un mixer, frullala, filtrala e avrai un ottimo succo di pomodoro da condire con due cubetti di ghiaccio, qualche goccia di limone, sale e pepe, un filino di olio e l’immancabile salsa Worchester. Accompagnerà alla perfezione il pomodoro ripieno!
5. Abbina a questo piatto un bicchiere di vino bianco fresco e molto delicato, come un Pinot Grigio, che non andrà a coprire i sapori leggere della quinoa e del tofu.