Le cipolline in agrodolce sono un grande classico della cucina italiana, amate per il loro gusto che unisce dolcezza e acidità. Facili da fare e sempre ideali come contorno o antipasto, sono ottime da preparare in anticipo e si abbinano alla perfezione con carni, formaggi o piatti vegetariani.
Quali cipolle utilizzare
La scelta delle cipolle è fondamentale per la buona riuscita della ricetta. Le cipolle borettane sono le più indicate: piccole, dolci e uniformi nella forma, mantengono la loro compattezza in cottura e assorbono il condimento.
In alternativa, puoi scegliere:
- le cipolle rosse di Tropea, per un risultato più aromatico e dal colore vivace;
- oppure le cipolle bianche novelle, per una versione più chiara e dal gusto delicato.
Il segreto dell’agrodolce per una glassatura perfetta
Il vero segreto delle cipolline in agrodolce è il perfetto equilibrio tra dolce e acido grazie allo zucchero di canna, che dona una caramellatura morbida e ambrata, e l’aceto di mele, che regala freschezza ma senza risultare troppo aggressiva. Per ottenere una glassatura perfetta, evita di mescolare troppo durante la cottura: sarà sufficiente muovere delicatamente la padella con piccoli movimenti circolari.
Il tocco finale? Uvetta e pinoli, che aggiungono consistenza, profumo e un irresistibile richiamo mediterraneo.
Come conservare le cipolline in agrodolce
Le cipolline in agrodolce sono deliziose sia calde che fredde e possono essere preparate con largo anticipo. Conservale in un contenitore di vetro chiuso ermeticamente, in frigorifero, per un massimo di 3 giorni. Con il passare del tempo, i sapori si amalgameranno ancora di più, diventando più armoniosi e intensi.