Il cous cous è un piatto che unisce e che simboleggia fraternità. In occasione del Cous Cous Fest in programma a San Vito Lo Capo, lo chef Stefano De Gregorio vi mostra come prepararlo in una delle sue versioni più classiche: con agnello e verdure.
Preparare il cous cous
Briciole di semola di grano duro, amalgamate tra loro soltanto con dell'acqua: ecco gli ingredienti del cous cous.
Piatto tipico africano, molto diffuso anche in Sicilia, il cous cous va cotto al vapore, per un risultato morbido ma sodo al tempo stesso. I chicchi vanno sgranati possibilmente a mano, separandoli gli uni dagli altri.
Per ottenere un cous cous della giusta cottura e consistenza, aggiungete una parte di acqua ogni parte di cous cous, ovvero 400 g di brodo di agnello per 400 g di cous cous.
Cous Cous Fest: un inno alla pace tra i popoli
Correva l’anno 1998 quando San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, decise di organizzare una manifestazione dedicata al cous cous, piatto tipico del territorio, molto diffuso nell’area del Maghreb, ma quasi del tutto sconosciuto nel resto d’Italia.
Eppure, nel Trapanese, in Sardegna e in altre località italiane, il cous cous fa parte della cultura locale e si mescola agli ingredienti e usanze del posto.
L’obiettivo della rassegna, iri come oggi, è celebrare un ingrediente povero, radicato nell’area mediterranea, attraverso una gara internazionale capace di aggregare, nel nome del cous cous, popoli, storie, tradizioni, culture e religioni differenti, conoscerle e valorizzarle.
È nato così il Cous Cous Fest, rassegna di enogastronomia del Mediterraneo che ha reso San Vito Lo Capo capitale mondiale del cous cous, dell’accoglienza e della multiculturalità.