Il cous cous è un piatto che unisce diverse culture gastronomiche del Mediterraneo. In Italia si è diffuso soprattutto in Sardegna e Sicilia, dove a differenza di quello magrebino, viene condito generalmente con brodo e zuppa di pesce.
In Sicilia ogni anno si tiene il Cous Cous Fest a San Vito Lo Capo, un evento che richiama tantissimi visitatori curiosi di assaggiare il cous cous di pesce, ormai da annoverare tra i piatti tipici siciliani.
Un piatto sostenibile
Oltre che gustoso, il cous cous è un piatto estremamente sostenibile: richiede infatti una scarsa quantità di acqua sia per essere coltivato che per essere consumato, visto che solo lasciato rinvenire in un po’ di brodo caldo.
E poi è un ottimo sistema svuota-frigo perché nel cous cous possiamo davvero metterci di tutto: possiamo preparare un cous cous con carne e verdure, un cous cous vegano con avocado e tabasco, possiamo usarlo per fare le cipolle ripiene o addirittura servirlo come dessert a fine pasto!
Come si cucina il cous cous
Per cuocere il cous cous (e qui intendiamo quello precotto) basta davvero poco: calcoliamone circa 70-80 g a persona e mescoliamolo crudo con un po’ di olio. Poi aggiungiamo la stessa quantità di acqua calda salata o ancora meglio di brodo e copriamolo per 10 minuti: in questo modo i granelli assorbiranno i liquidi prendendo sapore e ammorbidendosi. Trascorso questo tempo non rimane che sgranarlo con le mani e servirlo insieme al condimento.