Oggi il nostro chef Stefano De Gregorio ci insegna a preparare un secondo piatto estivo facile, veloce e gustosissimo. Si tratta un semplicissimo gazpacho preparato con pomodoro marinato in olio extra vergine d'oliva e basilico, accompagnato dalla saporitissima e morbida burrata, ma non a fette come state pensando. La burrata in questo piatto è frullata e accompagnata da una dadolata di verdure fredde: zucchine, carote, cetrioli e sedano. Una specie di insalata liquida ma croccante dal sapore intenso dell'estate. Nulla vi vieta naturalmente di prepararla anche nelle serate d'inverno, magari accompagnata da un pane arrostito in padella con uno spicchietto d'aglio, o ancora dell'olio aromatizzato all'aglio. Tirate fuori quindi il vostro frullatore a immersione e provate con noi questa ricetta di gazpacho e burrata.
Ma che cos'è esattamente la burrata? La burrata assomiglia in tutto e per tutto a una mozzarella, se non per il fatto che è chiusa sulla sommità da un filo di rafia verde o delle foglie dell'Asfodelo, una pianta che cresce nelle Murge. Una volta liberata dalla rafia e dalle foglie che la avvolgono e ci affondate il coltello capirete in fretta che la burrata non è di certo una mozzarella. Al centro c'è un cuore di panna. La burrata IGP viene da Andria, in Puglia, e proprio tra tutti i prodotti d'eccellenza di questa regione, è il più amato. Quindi come si compone la burrata? L'esterno è una sorta di sacchetto di pasta filata, come la mozzarella, e al suo interno c'è un cuore cremoso di panna e pasta filata a straccetti, la classica burrata. Le burrate vanno da 100g a 500g, ma possono arrivare anche a 1kg. E ormai il successo della burrata è così inarrestabile che è arrivata anche sulle tavole internazionali. Le origini di questo prodotto sono incerte, ma è la burrata pare sia nata agli inizi del Novecento. Il nome è dovuto al ripieno burroso e ricco di questo contenitore di mozzarella gustosissimo.
La burrata si conserva per un paio di giorni tra i 4 e i 6 gradi. Fate attenzione a lasciarla fuori dal frigorifero prima di consumarla in modo che raggiunga la temperatura ambiente. Prima di usarla in cucina lasciatela sgocciolare bene in modo che l'eccesso di liquido non comprometta la buona riuscita del piatto. Se dovesse avanzare mangiatela con poco pane abbrustolito condito solo con un filo d'olio extra vergine d'oliva ma anche per mantecare il risotto. Se siete amanti degli spaghetti pomodoro e basilico, provate ad aggiungere una cucchiaiata di burrata fresca dopo che avrete impiattato. La dolcezza della burrata si sposa benissimo con la leggera acidità del pomodoro. Un abbinamento da veri gourmet prevede la burrata fresca in abbinamento al gambero rosso di Mazzara Del Vallo, magari su una fetta calda di focaccia con il rosmarino.