La ricetta che vi proponiamo oggi è il sartù di riso, un primo piatto sfizioso ideale per un pranzo o una cena in compagnia. È una ricetta ricca e abbondante tipica della cucina napoletana, a base di riso condito con ragù, piselli, polpette di carne, salsiccia, mozzarella e uova. Può essere sia “bianco” che “rosso”, cioè con l’aggiunta di pomodoro. Ogni famiglia ha la sua ricetta del sartù di riso; possiamo quindi trovare anche altre versioni con l’aggiunta di altri ingredienti come i funghi, la pancetta, la provola o i fegatini di pollo.
Le origini del sartù di riso alla napoletana
La storia del sartù di riso è particolarmente interessante e ci riporta al Settecento. In quest’epoca a governare le cucine di corte erano i cuochi francesi, chiamati monsù, abbreviazione di monsieur. Pare che con questo piatto fecero apprezzare il riso ai napoletani, proverbiali amanti della pasta. Il riso, prodotto importato dagli Aragonesi nel Regno di Napoli, non riscontrò successo in Meridione e il sartù nacque probabilmente dalla necessità di adattare questo alimento al gusto di corte. Si narra che quando crearono questo piatto a base di riso, aggiungendo il pomodoro ed un ripieno ricco a base di carne, uova, piselli, Ferdinando di Borbone ne rimane estasiato.
Il nome stesso del piatto verrebbe dal francese surtout, che pare indicasse un mantello in grado di coprire gli altri indumenti o il centrotavola in uso all’epoca e che poteva anche essere usato per portare in tavola il sartù.
Sartù di riso: ricetta napoletana
La preparazione del sartù di riso al forno è abbastanza lunga ma, fidatevi, ne vale davvero la pena.
La preparazione si può dividere in tre fasi. In una prima fase si preparano le polpettine, che vanno cotte precedentemente e poi aggiunte al resto degli ingredienti. Una volta pronte le polpette, è il momento di preparare tutti gli altri elementi del condimento e cuocere il riso. La terza fase, infine, è quella della cottura in forno del timballo.
Tradizionalmente il sartù viene cotto in forno in uno stampo a ciambella, ma se non lo avete potete tranquillamente utilizzare anche una semplice pirofila.
Una volta cotto, il sartù di riso napoletano si conserva molto bene per qualche giorno. Potete riscaldarlo in forno o in microonde e mangiarlo anche nei giorni successivi.