A volte anche un dettaglio può fare la differenza e dare un tocco di classe, e questo non vale solo nella moda, ma anche a tavola. La nostra proposta è arricchire una già gustosa frittata con una vinaigrette per regalarle un inaspettato sapore. Una salsa emulsione a base di olio ed aceto che in francese è appunto vinaigrette.
La frittata è un piatto sfizioso e versatile, antipasto freddo o caldo. Ma è anche molto noto il suo uso come pietanza da picnic o semplice cibo di asporto. Famose la variante con le cipolle, cibo delle classi più umili e quella con la pasta molto diffusa in Campania. È una specialità italiana da molti contrapposta ad una simile pietanza francese: l’omelette. Una sfida senza vincitori come quella tra le bollicine dei due tricolori in cui a trionfare sono le preferenze personali e la bontà.
Abbiamo proposto di usare il burro perché permette di controllare con più facilità il momento in cui deve essere versato il composto a base di uova che devono essere sbattute, ma non rese spumose. Per garantire cremosità abbiamo però previsto l’aggiunta di un po’ di latte. Solo quando il burro messo nella padella diventa color nocciola, non scuro, si può iniziare la cottura. In questo modo sarà possibile ottenere una frittata morbida internamente, ma asciutta esternamente. Proprio dalla presenza di burro o olio deriva il nome del piatto, da fritto. Appena il composto inizia a rapprendersi bisogna muovere la padella per staccarla dal fondo. Viene poi il delicato momento del capovolgimento, operazione che deve essere eseguita a calore vivo. La padella è molto importante per la buona riuscita del piatto e sarebbe preferibile utilizzarne solo una per questa ricetta. Per quattro uova è preferibile un diametro di 16 centimetri. Una serie di indicazioni che un piatto apparentemente semplice richiede abilità esecutive per un ottimo risultato.