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Alimentazione bambini

La corretta alimentazione del bambino è fondamentale per il suo benessere e la sua crescita. Assicurati di fornirgli pasti nutrienti ed equilibrati.

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Vitamine per bambini con un pieno di frutta e verdura
Spesso è il cruccio dei genitori: quali vitamine occorre dare ai bambini? È davvero necessario ricorrere agli integratori? E nel caso, quali? Facciamo un po' di chiarezza e vediamo come orientarci al meglio in questo argomento delicato partendo da un presupposto: la salute dei bambini passa anche dalla tavola e a influenzarne di più le scelte...sono ovviamente i genitori! Integratori di vitamine per bambini In commercio esistono tantissimi integratori per bambini di diverse fasce d'età: servono davvero? L'unica persona deputata a rispondere è il pediatra!  Quando si tratta di integratori alimentari, ad ogni età e soprattutto per i bambini, il fai da te è vietato: è sempre necessario ricorrere agli integratori solo ed esclusivamente quando è il pediatra a prescriverli, anche perché i casi nei quali serve un integratore sono davvero pochi. Per il resto, un'alimentazione sana e il più variegata possibile è perfettamente in grado di fornire tutte le vitamine e i principi nutrizionali necessari alla buona salute dei piccoli. Non solo: insegnare ai bambini ad apprezzare tutti gli alimenti, incluse le odiate verdure o i legumi, è un ottimo investimento per la loro salute futura.  Educazione alimentare in famiglia I bambini sono come piccole spugne: assorbono moltissimo del comportamento dei genitori, anche a tavola! È quindi fondamentale far vedere loro che mamma e papà apprezzano broccoli, zucchine, piselli, peperoni, insalate, spinaci, kiwi: non preoccupatevi se all'inizio storcono un po' il naso, prima o poi diventerà per loro normale avere a tavola quel tipo di alimenti e spunterà unn po' di curiosità per assaggiarli.  Fare educazione alimentare in famiglia è importantissimo perché così si garantisce ai piccoli il giusto apporto di vitamine e si crescono persone consapevoli, curiose nei confronti di quel che non conoscono e soprattutto in ottima salute.  Dove trovare allora naturalmente le vitamine? Molte sono contenute nella frutta, sia fresca che secca, nel pesce, nella carne, nelle uova e nei cereali. Ecco perché è importante mangiare un po' di tutto!  Dove trovare le vitamine Quando mangiate agrumi, ortaggi verdi e fegato fate il pieno di vitamina C. Latte, uova, pesci e carni apportano ottime quantità di vitamine del gruppo B, carote, olio e latticini apportano vitamina A, ortaggi verdi (come cavoli e spinaci) vitamina K e vitamina E mentre latte, burro e il tuorlo dell'uovo contengono vitamina D.  
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Insegnare ai bambini a mangiare da soli e usare le posate
Nulla è scontato per i bambini, neache mangiare da soli. Si, perché per riuscire a farlo, hanno bisogno di provare e sperimentare quotidianamente, acquisendo così specifiche capacità motorie. Tenuto conto che per i bambini è tutto nuovo, e che l'approccio alla conoscenza del mondo esterno passa completamente attraverso la bocca, e mediante il semplice gesto di portare tutti gli oggetti alla bocca, compreso il cibo, è facile capire come approcciarsi. Ecco qui, che attraverso le piccole scoperte quotidiane, i bambini gettano le basi per sviluppare il loro gusto.  Con lo svezzamento, tantissime nuove consistenze da sperimentare, toccare e portare alla bocca, diventano irresistibili per un bambino. È la regola vedere bambini afferrare con le mani tutto ciò che viene servito in un piatto. Tra i sei e i dieci mesi, i l bambino prende il cibo con le mani, lo lancia, se lo spalma sul viso e una piccola parte di questo arriva anche in bocca. In questo frangente impara implicitamente,ad avere confidenza con un oggetto per lui enigmatico: il cucchiaino che usa la mamma per imboccarlo. A questo punto, la curiosità di impugnarlo e conoscerlo diventa irresistibile. Quindi non arrabbiatevi se usa un cucchiaino come fosse una freccetta da lanciare. Date loro tempo, impareranno prima del previsto che quell'oggetto misterioso altro non è che uno strumento per mangiare.  Tra i dieci e i quindici mesi, dopo una lunga e faticosa sperimentazione, il bambino impara a impugnare il cucchiaino correttamente, ma non compie l'atto completo di raccogliere, portare e collocare il cibo alla bocca. Arrivati ai due anni, dovrebbe riuscire a mangiare da solo buona parte del pasto e tenere anche il bicchiere cono una mano. Se così non fosse, è probabile che il pargolo sia pigro o abbia bisogno di attenzioni, attirandole a sè mediante  l'alimentazione. A tre anni,  il bambino dovrebbe riuscire a usare correttamente sia forchetta che cucchiaio da solo, stando seduto a tavola con tutti i commensali. Lo step successivo è quello di introdurre un altro arnese: il coltello, rigorosamente con la punta arrotondata e preferibilmente di plastica. Il piccolo lo userà per sminuzzare i cibi che inizialmente dovranno essere morbidi. Solo così, attraverso altre scoperte quotidiane, imparerà step by step ad alimentarsi da solo. E poi, a seconda del carattere e dell'autonomia del bambino, verso i 6 anni dovrebbe iniziare a usare il coltello, ma sempre sotto la supervisione di un adulto. Ecco alcune semplici regole per imparare a usare le posate: So che non c'è nulla che mette più a dura prova la pazienza delle mamme del pasto dei bambini. Sporco dappertutto, vestiti pieni di pappa, pavimento e nel caso peggiore anche i muri. Per questo è bene pensare come un imbianchino:  bavaglio e tovagliette di plastica, carta per terra, un po' come se doveste pitturare casa, cercate di coprire tutta l'area circostante il seggiolone. All’inizio, il bambino pensa che tutto sia un gioco: butterà tutto all’aria, ma più rapidamente del previsto rapidamente capirà che il cucchiaio è uno strumento per mangiare. Tenere i bambini a tavola con i grandi è un passaggio da non sottovalutare. Se è vero che l’esempio è importante, in questo caso è di primaria importanza, infatti l’apprendimento si basa sull’imitazione: gli adulti devono usare correttamente le posate e mostrare le buone regole dello stare a tavola. Solo coì i bambini riusciranno ad assimilare i corretti comportamenti da adottare e che si porteranno per tutta la vita.  Si mangia a tavola, non facendo altro (televisione in particolare) e condividendo questo momento di serenità e condivisione. Può essere utile, nei primi tempi, usare 2 piatti, uno a uso del bambino e l’altro del genitore in modo che oltre alla semina si possa anche mangiare in tempi ragionevoli. Scegliere posate adeguate ai piccoli, cominciando con il cucchiaio che abbia un peso e un’impugnatura facili da afferrare e portare alla bocca. Per passare, intorno ai 18-20 mesi, alla forchetta con le punte arrotondate da utilizzare da prima con alimenti facili da infilzare come il formaggio: è previsto che all’inizio possa essere usata anche l’altra mano per questa operazione! Non siate accondiscendenti aiutandolo sempre ad alimentarsi ma favorite la sua autonomia anche se i tempi di un pasto si allungano drasticamente. Dopo un po di tempo, si instaurerà un rapporto di simbiosi per il quale, la famiglia si adeguerà ai tempi del bambino mentre lui si adeguerà a quelli della famiglia. Lodarlo ogni volta che riesce nel suo intento di alimentarsi da solo. E comunque: non ci sono regole valide per tutti per insegnare ai bambini a usare le posate. Ogni bimbo e ogni genitore hanno tempi e modi diversi. Tutto dipende dal tempo investito e dalla qualità dello stesso. Una cosa è sicura:insegnare ai bambini a mangiare da soli accresce la loro autostima, la loro capacità di indipendenza e l’attitudine a relazionarsi con gli altri a tavola.  Buttate queste basi, la strada per insegnargli anche un'alimentazione sana e corretta è tutta in discesa.
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