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Vivere Sostenibile
di La redazione - 27/09/2018

Non buttarlo! Riciclare i vecchi indumenti

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È inevitabile, a ogni cambio degli armadi si pone l’antico dilemma: lo tengo o lo butto? In alcuni casi possiamo fare poco: magari un maglione cui tenevamo molto è stato particolarmente apprezzato dalle tarme, oppure ci accorgiamo che quel golfino che ci stava così bene si è infeltrito e sarebbe piccolo persino per una bambola… Per consolarci, possiamo dedicarci a una piccola “terapia occupazionale”, riciclando gli indumenti rovinati in modo fantasioso.
 

Una calda cuccia per gli amici pelosi
Un maglione pieno di buchi può essere rammendato alla bell’e meglio e trasformarsi in una calda cuccia per i nostri amici a quattro zampe, o per quelli più sfortunati che vivono nei canili e nei gattili. Sarà sufficiente chiudere i polsi e il fondo con un punto molto semplice (tipo sopraggitto) e riempire il maglione con dell’imbottitura, eventualmente riciclata da un vecchio cuscino: doppio recupero! Attenzione a non esagerare: la zona del torso dovrà costituire una superficie spessa ma appiattita. A questo punto, chiudete anche il collo. Infine cucite le maniche al bordo del maglione in modo da creare due specie di sponde: voilà! Un caldo nido è pronto. Ovviamente maglioni di taglia diversa possono accogliere cani e gatti di diverse dimensioni.

 

Ops! Il feltro
Anche le maglie di lana infeltrite possono trovare nuova vita nel riciclo, a patto di considerare questo errore di lavaggio alla stregua di tecnica di produzione di un nuovo materiale: il feltro. La maglia di lana infeltrita è molto spessa e resistente, non si “smaglia” e può essere tagliata e cucita come un tessuto. Un golf infeltrito può rinascere come paio di pantofole grazie a forbici, un semplice cartamodello (il web ne è pieno), ago e filo.
Il feltro “involontario” può essere usato anche per realizzare borse originali, oppure, se ritagliato opportunamente, decorazioni per la casa o per l’albero di Natale.
 

C’era una volta il tweed
Vecchie gonne, giacche o cappotti di tweed (rovinati o talmente fuori moda da non essere indossabili) possono trasformarsi in morbidi pupazzi imbottiti, cuscini, paraspifferi o originali fermaporta (basterà aggiungere un sasso all’imbottitura di un piccolo cuscino): starà a voi sbizzarrirvi e scegliere i progetti più adatti alla vostra casa. In questo modo, tessuti certamente belli e di pregio, e che magari hanno fatto parte del vostro guardaroba per una vita intera, non andranno perduti, ma resteranno con voi, e non solo nel ricordo!
 

Una trapunta personalizzata
Se siete davvero esperte nell’arte del cucito, potete dedicare un cassetto alla raccolta di ritagli di lana e stoffa dei vostri indumenti, per poi utilizzarli tutti insieme per realizzare una trapunta patchwork super personalizzata: sarà la coperta più originale che possiate mai avere e parlerà di voi in modo davvero unico.