Ecco un’idea per un antipasto di pesce un po’ diverso, adatto anche all’aperitivo!
Le tapas nascono dalla tradizione spagnola di “tapar” (tappare) i bicchieri dei drink nelle osterie o locande con crostini di pane o prosciutto, che diventano la base per poi scatenare la fantasia con preparazioni e ingredienti sempre diversi, ma sempre legati alla tradizione mediterranea.
Così si sono sviluppate “tapa” davvero di ogni tipo: piccole porzioni a base di mare o di terra, che sappiano stimolare il palato e prepararlo a un gustoso drink per lo più alcolico. Così nasce così l'usanza di passare la serata a “picar”, ovvero a passare di locale in locale, per consumare “tapa” e bere cocktail in posti sempre nuovi.
L'Italia è stata contagiata da questa golosa abitudine che si è sviluppata sempre di più anche nei nostri locali. Ma in Veneto esisteva già una tradizione locale molto simile: i “cicheti”, stuzzichini serviti nei “bàcari” (locali veneziani) per accompagnare sonore bevute, in ambienti informali. I “cicheti” come le “tapa” possono essere proposti in davvero tante versioni, ma sempre piccole, e come le “tapa”, con preferenza per ingredienti di mare, ma non solo.
La nostra “tapa”, infatti, unisce il mare alla terra, con i gamberi, ma anche spicchi di patate insaporite al forno e il coinvolgente sapore del “chorizo”, una salsiccia-salame speziata e piccante che arricchisce tante pietanze spagnole. Il tutto è ammorbidito dal gusto avvolgente del pomodoro e profumato dalla paprika e dal pepe di Cayenna. Una nota di dolcezza? Un filo di miele di acacia.
Quale sarà il vostro drink di accompagnamento? Forse un vino bianco sapido, o qualcosa di forte che sappia sostenere la potenza del chorizo e delle spezie.