Alzi la mano chi non ha mai fatto una vacanza mangiando quasi esclusivamente friselle! Specialità tipica pugliese, e in particolare del Salento, le friselle o frise sono ciambelle biscottate salate tagliate a metà, che vengono farcite solitamente con pomodori, olive e altri ingredienti a scelta per pranzi veloci e gustosi o aperitivi in riva al mare.
Friselle mon amour
Le friselle rappresentano uno di quei cibi che una volta scoperti non si lasciano più: merito della loro semplicità, di quel sapore a metà tra un pane croccante e i taralli pugliesi, al quale si mescolano tutti i sapori tipici del Mediterraneo, come pomodori, olive e spesso anche tonno, mozzarella, burrata, feta, foglie di basilico fresco oppure origano. Insomma un esplosione di gusto genuino, leggero e salutare, perfetto per la stagione più calda e da personalizzare in base ai gusti, alle esigenze o più semplicemente a quel che offre la dispensa di casa.
Prima di essere condite, però, le friselle vanno bagnate in poca acqua fresca, meglio se mescolata con un goccio di aceto di vino. È un’operazione delicata e molto importante perché bisogna trovare il giusto equilibrio di acqua: le friselle devono ammorbidirsi senza però diventare eccessivamente molli, altrimenti perderanno tutto il condimento successivo, che in Salento è rappresentato tradizionalmente solo da olio extravergine d’oliva, sale, aglio e pomodoro, un po’ come le classiche bruschette.
Le olive pugliesi
Per questa ricetta un po’ diversa dal solito uniremo i sapori catalani a quelli pugliesi: useremo le olive La Bella di Cerignola, chiamate anche Bella della Daunia e coltivate dell’omonimo borgo in provincia di Foggia. A Cerignola, infatti, da secoli si producono le olive da tavola più grandi del mondo, una cultivar molto antica iscritta nello schedario olivicolo italiano e caratterizzata da polpa soda, croccante e di grandi dimensioni.
Provatele anche con la zuppetta di pomodoro, croccante di pane e scarola oppure con i filetti di sgombro con pomodorini e cipollotti.