Questa bruschetta nella sua semplicità riesce a raccontare bene i vantaggi della cottura alla griglia rappresentando appieno il nome che deriva da bruscare, abbrustolire. Ci sono gli ingredienti e i sapori della città di origine di questo abbinamento, Napoli, in particolare: pomodoro e mozzarella. La base croccante del pane e delle verdure grigliate tra cui il pomodoro esaltano al meglio la morbida consistenza del formaggio. Per celebrare le origini della ricetta suggeriamo la mozzarella di bufala campana. Il sapore più forte rispetto a quello della mozzarella tradizionale è dovuto alla diversa composizione del latte che ha un contenuto inferiore di acqua.
Il trucco in più in questa bruschetta è strofinare il pane con l’aglio. Un’usanza tipica in altre regioni come Toscana e Piemonte, un modo ingegnoso di arricchire una ricetta che nasce come spuntino dei contadini, cibo povero che nel tempo ha avuto una legittima rivalutazione e riscoperta.
Per un contrasto più deciso suggeriamo uno strato finale di foglie di rucola, altrimenti per un abbinamento più delicato foglie di spinaci teneri. In entrambi i casi l’aggiunta a crudo garantirà un pieno di benessere.
Noto il contenuto di ferro degli spinaci, ma altrettanto importante quello di altri Sali minerali, magnesio, fosforo e potassio. Di questo gli spinaci sono così ricchi che sono consigliati in caso di ipertensione. La rucola è invece ricca di calcio e vitamina C.
Non trascurabile anche il sapore degli champignon che si lega bene a tutti gli altri ingredienti, pur conservando una piacevole nota aspra. Questi funghi essendo coltivati hanno il vantaggio di essere reperibili tutto l’anno, in più garantiscono una totale sicurezza rispetto a quelli raccolti nei boschi che devono essere sottoposti a controlli. La consistenza di questi ortaggi li rende molto adatti alla griglia.