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Per te, per i tuoi ragazzi e chi ti sta intorno, ecco tanti utili consigli dei nostri esperti per condurre un solo stile di vita: quello più giusto e adatto a ognuno di noi. 

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Alimentazione
Dieta anti-caldo
Per affrontare la calura, non devono mai mancare in tavola frutta, verdura e acqua. Vediamone insieme i benefici Durante i mesi più caldi dell’anno anche la nostra alimentazione deve seguire alcuni accorgimenti importanti. Non sono molti, ma sono fondamentali per mantenere il nostro organismo “fresco” e idratato in modo da contrastare l’afa a partire dalla tavola. La nostra alimentazione durante i mesi più caldi deve quindi abbondare di vegetali freschi di stagione, che frenano l’accumulo di tossine e i processi di ossidazione cellulare. Essendo molto ricchi di acqua, vitamine e sali minerali, il fabbisogno di frutta e verdura aumenta, nella stagione più calda, a causa delle elevate perdite tramite la maggior sudorazione. Ecco perché al giorno sarebbe meglio consumarne tre porzioni, almeno una delle quali cruda perché così contiene naturalmente più acqua. Inoltre, si deve prevedere sempre la presenza di frutta e verdura di stagione conveniente sia dal punto di vista qualitativo che di gusto. Tenendo presente che è bene sceglierla sempre di colori differenti perché ogni gruppo è ricco di sostanze diverse. L’acqua merita un approfondimento a parte, perché non solo costituisce il 60% del nostro corpo, ma è anche il mezzo con cui avvengono tutti i processi che permettono alle cellule di conservarsi e riprodursi.  Per questo ogni giorno bisognerebbe berne almeno un litro, oltre a quella contenuta negli alimenti, come frutta e ortaggi.   L’ACQUA E LA REGOLAZIONE DELLA TEMPERATURA CORPOREA L’uomo è fatto d’acqua e funziona ad acqua, infatti, la regolazione della temperatura corporea, l’eliminazione delle scorie, il metabolismo, sono attività legate a una adeguata presenza di acqua nell’organismo. Come tutte le sostanze chimiche che compongono il nostro corpo, l’acqua viene persa e consumata continuamente, e quindi deve essere di continuo reintegrata, soprattutto dall’esterno. Come si vede, noi perdiamo l’acqua soprattutto con le urine, il sudore e la respirazione, e la introduciamo sia con le bevande che con i cibi. Esiste un bisogno di acqua che è molto importante soddisfare, soprattutto negli anziani, nei bambini e negli sportivi e ancora di più nella stagione più calda. La perdita d’acqua da parte del corpo (disidratazione) determina, infatti, un’imponente diminuzione dell’efficienza psicofisica non necessariamente accompagnata dallo stimolo della sete. Alcune donne evitano di assumere liquidi per non sentirsi “gonfie”. Nulla di più sbagliato. Una corretta quantità di acqua si aggira tra gli otto e i dieci bicchieri al giorno. Pertanto è necessario bere anche senza avere sete.   RICORDA! L’acqua può essere ingerita anche attraverso gli alimenti, in particolare frutta, verdura e succhi ma, per soddisfare completamente il bisogno, deve essere assunta anche come tale, nella misura di 1,5-2 litri il giorno. Fra tutti i liquidi da ingerire, quello che merita il primo posto e rimane l’unico indispensabile è l’acqua.   UN MENÙ D’ESTATE Colazione Tè verde non dolcificato, yogurt magro greco con un cucchiaio di nocciole tostate, una albicocca a pezzi e 2 cucchiai di cereali da colazione preferibilmente integrali. Spuntino  Centrifuga di sedano, pesca, menta (2,3 foglie), albicocca, zucchina eventualmente dolcificato con la stevia. Pranzo  Riso integrale freddo con crema di pomodori frullati con un po’ di basilico e la parte bianca della zucchina in dadolata, pomodori secchi, capperi e basilico fresco. Spuntino  Macedonia di 200g di cocomero e melone passati in congelatore per 30’. Cena  Caponatina di verdure (peperoni misti, melanzana, pomodoro, zucchine, cipolla) su pane integrale tostato e alici piccanti al forno con yogurt magro alle erbe (basilico, menta, erba cipollina, maggiorana, origano freschi).   E IL GELATO? Tra i cibi che più ci piace consumare in questa stagione, un posto di rilievo va certamente riservato al gelato, che deve essere consumato, però, con moderazione, nella misura di due porzioni alla settimana.
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Salute e Benessere
Pelle d'estate
Accorgimenti e rimedi per prendercene cura e proteggerla da caldo, sole e… zanzare! In questa stagione, complice la canicola estiva, ci si sveste di più e così la nostra pelle è inevitabilmente più esposta a irritazioni, scottature e punture. Vediamo allora insieme come affrontare al meglio l’estate e viverla serenamente!   SOS DERMATITE DA SUDORE Quando l’afa estiva inizia a farsi sentire, la sudorazione è quel meccanismo fisiologico che ci permette il mantenimento della temperatura corporea. In coloro che hanno la pelle più sensibile può verificarsi una forma di dermatite da sudore, che nei bambini viene comunemente chiamata sudamina. Fare dei bagni rinfrescanti è il rimedio più adatto in questi casi, non con detergenti aggressivi, ma magari utilizzando una soluzione preparata in casa con amido di riso. Successivamente si può applicare un prodotto leggero, perfetto il talco in crema. Se l’irritazione assume la connotazione di una infezione fungina (pelle arrossata, screpolata, cattivi odori) si può utilizzare anche una polvere medicata, previo consiglio e opportuna valutazione del medico curante o del vostro farmacista. Facciamo sempre attenzione a ciò che indossiamo: indumenti di cotone leggero e il più traspiranti possibile devono essere la prima scelta in questi casi.    AL SOLE, SENZA PAURA La preparazione all’esposizione solare inizia con la scelta della crema più adatta ed è un gesto da non sottovalutare. Una pelle chiara e delicata necessita, specialmente per le prime esposizioni, di un fattore di protezione alto, non inferiore a 50+, da riapplicare frequentemente in caso di esposizioni prolungate e dopo ogni bagno. Una pelle più scura o olivastra potrà iniziare a esporsi con un fattore di protezione medio (SPF 30). Una volta ottenuta una prima abbronzatura non si deve però accantonare la crema: continuiamo a utilizzarla con costanza, magari con un SPF progressivamente inferiore, come 30 e 15. Un rischio che si corre con le esposizioni ripetute, oltre a quello delle scottature, è che insorga anche l’eritema solare. Questo si presenta solitamente con la formazione di tante bollicine rosse e forte prurito. Possiamo trarre sollievo dagli impacchi con acqua e amido, ma anche vaporizzando uno spray a base di acqua termale, ottimo per la sua azione rinfrescante e lenitiva, interrompendo ovviamente le esposizioni.   STOP ALLE MACCHIE! Nel caso in cui ci sia una predisposizione alla formazione di macchie solari è meglio rimandare i trattamenti schiarenti alla stagione autunnale. Per prevenirne la formazione ed evitare ulteriore pigmentazione di quelle già presenti, applichiamo quotidianamente una crema possibilmente con SPF 50+, sia sul viso che sul dorso delle mani. MEDUSE E ZANZARE: PUNTURE DOLENTI DELL’ESTATE Per vivere serenamente anche i bagni al mare, completiamo il nostro kit da spiaggia con un prodotto per eventuali punture di medusa. Nell'eventualità in cui venissimo punti dobbiamo per prima cosa lavare bene la parte interessata con l’acqua del mare. Si può applicare una pomata a base di cloruro di alluminio o si passa una penna all’ammoniaca, reperibili in farmacia, per calmare la sensazione di bruciore. Non dimentichiamoci delle punture d’insetto: l’estate è anche la stagione delle zanzare. Se si desidera di un’efficace azione preventiva, senza esagerare con i prodotti chimici, gli oli essenziali sono la soluzione che fa al caso nostro. Quelli più funzionali per esplicare l’azione insetto- repellente sono: eucalipto citrato, lavandino, tea tree, niaouli e menta piperita. Si possono trovare in commercio prodotti pronti, anche come post-puntura, o possiamo divertirci miscelandoli nel diffusore di essenze. Se ci troviamo in zone a rischio (paesi tropicali, zone paludose, boschive…) è meglio procurarsi qualcosa di più forte, ad esempio uno spray a base di DEET, solo per adulti. Come dopo puntura è meglio premunirsi di una pomata più specifica, con una piccola percentuale di idrocortisone, o di antistaminico, per calmare gonfiore e prurito.
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Vivere Sostenibile
Decorare con le uova la casa e la tavola di Pasqua
Il simbolo per eccellenza della Pasqua è l’uovo, da sempre evocativo del rinnovamento e della rinascita: ecco alcune idee per decorare le uova e abbellire la casa e la tavola del pranzo di Pasqua in modo semplice ed economico, ma di sicuro effetto.   Le uova colorate Potete decidere se usare uova svuotate o bollite.   Per svuotarle, praticate un foro di mezzo centimetro alla base e un piccolo foro all’apice con uno spillo.  Passando attraverso il foro più grande, bucate il tuorlo con una graffetta, quindi soffiate nel foro più piccolo per far uscire il contenuto. Sciacquate più volte l’interno del guscio con acqua e aceto (magari con l’aiuto di una pipetta) e infine mettetelo ad asciugare all’aria.   Se preferite le uova sode, potete ottimizzare il vostro tempo tingendole mentre le bollite. Mettete in un pentolino acqua, un cucchiaio di aceto e qualche goccia di colorante alimentare. Bollite le uova per almeno 20 minuti e fatele raffreddare nella loro acqua per ottenere un colore più intenso. Potete anche provare a tingerle con colori naturali, tenendo presente che ci vorrà più tempo e che i colori finali risulteranno molto tenui, soprattutto se non avete a disposizione uova bianche.   Ecco alcune idee: - barbabietole per uova rosse; - un paio di bustine di tè per uova marroncine; - vino o succo d’uva per uova viola; - bucce di cipolla per uova gialle; - spinaci per uova verdi; - paprika per uova arancioni. Se avvolgerete le uova con alcuni giri di elastico di gomma prima di tingerle, potrete ottenere interessanti sfumature.   Le uova (svuotate o bollite) possono essere poi decorate con le tempere (magari con l’aiuto di stencil), a decoupage (incollando immagini ritagliate da tovaglioli a tema), oppure con la colla e il glitter.  Un’altra idea può essere quella di avvolgerle in strati di carta velina, chiudendole come si farebbe per le uova di Pasqua tradizionali. Gli usi Le uova colorate possono rappresentare dei divertenti segnaposto, essere inserite con l’aiuto del fil di ferro in un centrotavola di fiori freschi o far parte di un’originale corona di Pasqua. Le uova possono anche trasformarsi in originali vasetti, per una tavola all’insegna della primavera. Basterà “scoperchiarle” come faremmo per le uova alla coque, svuotarle e praticare dei forellini sul fondo. A questo punto mettete le uova nel loro contenitore oppure in un portauovo, ponete un sassolino dentro a ognuna per favorire il drenaggio, riempitele di terriccio e, in superficie mettete alcuni semi di erba (o di frumento) coprendoli con un ulteriore sottile strato di terriccio. Innaffiate, lasciate il tutto vicino a una finestra esposta al sole e dopo 6 o 7 giorni… voilà, le piantine saranno cresciute e i vostri vasetti-uovo vi faranno fare un figurone.
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Alimentazione
Miele e propoli: i preziosi doni delle api
Il legame dell’uomo con le api si perde nei millenni: il miele delle api selvatiche veniva raccolto già dal Neolitico, mentre risalgono all’antico Egitto le prime raffigurazioni della pratica dell’apicoltura. È però a partire dal XVIII secolo, quando il ciclo vitale delle api fu finalmente compreso, che l’apicoltura iniziò ad assomigliare a quella odierna e si poté quindi estrarre il miele e altri prodotti dell’alveare senza danneggiare la colonia.   Il miele è un alimento che le api producono trasformando il nettare dei fiori. È composto per la maggior parte da zuccheri ed è il più antico dolcificante mai usato.  Molto energetico (circa 300 kcal per 100 grammi), il miele è l’unico alimento ad avere l’incredibile proprietà di non andare a male. Grazie alla sua composizione, infatti, non ha data di scadenza: pare che quello trovato in una tomba egiziana risalente a circa 3000 anni fa fosse ancora (teoricamente) edibile.   Il propoli (o la propoli) è una sostanza che le api producono mischiando la resina delle piante con cera, polline ed enzimi, e che utilizzano per irrobustire e riparare i favi. È un “materiale da costruzione” robusto e isolante, che ha anche l’enorme vantaggio di avere proprietà antibiotiche e antivirali, proteggendo quindi l’alveare dalle infezioni. Anche l’uomo da sempre ne sfrutta le proprietà antisettiche: famoso è, per esempio, il suo impiego come coadiuvante nella cura del mal di gola.   La pappa reale è una secrezione prodotta dalle api operaie per nutrire le larve fino a tre giorni d’età e per nutrire le regine per tutta la loro vita. È una sostanza lattiginosa, composta per la maggior parte da acqua, con proteine e zuccheri. La pappa reale è storicamente ritenuta un alimento “nobile”, poiché riservato alla “famiglia reale” delle api, ma non sono ancora stati trovati riscontri scientifici del fatto che abbia particolari benefici sulla salute umana.   La cera d’api è il vero e proprio materiale da costruzione con cui le api costruiscono le celle del loro favo. Se sciolta a bassa temperatura mantiene un piacevole profumo aromatico e può quindi essere sfruttata per produrre candele, ma anche come lucidante per il legno. Viene altresì utilizzata nella preparazione di alcuni alimenti (per esempio per proteggere la crosta di alcuni formaggi) e cosmetici (in questo caso, prende il nome di “cera alba”).
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Essere Mamma
Come aiutare il tuo bimbo a dormire bene
Il sonno è un processo attivo in cui il bambino recupera energie psichiche e fisiche.  Il meccanismo che regola il ritmo sonno/veglia durante le 24 ore è molto complesso e condizionato da diversi fattori tra cui lo stile di vita, le attività svolte dal tardo pomeriggioin poi e l’alimentazione serale, sia in termini quantitativi che qualitativi. Serotonina e melatonina sono le due molecole principali regolatrici del sonno.  La produzione di serotonina nel corpo umano deriva da un amminoacido essenziale chiamato triptofano, contenuto in alcuni cibi come carne, latticini, uova, cereali integrali, pesce, noci e nocciole.  Per favorire un buon sonno nel bambino, occorre evitare di offrire cibi eccitanticontenenti caffeina e teina durante la giornata e cene molto abbondanti (che richiederebbero una digestione lunga e laboriosa); attenzione però anche a cene troppo leggere, perché possono incidere negativamente sulla qualità del sonno durante la notte. La cena migliore per favorire il sonno del tuo bambino? Ricca di verdure, cereali integrali, frutta secca e piccole porzioni di secondi piatti. Ecco due esempi di cene rilassanti: • Brodo di lattuga con orzo + piccola porzione di salmone o di carne o 1 uovo piccolo + una fetta di pane integrale  • Zuppa di legumi e cereali integrali + spinaci cotti + alcune mandorle Accompagnare la cena con tisana di melissa o camomilla calda è una magnifica abitudine per facilitare la digestione e il riposo serale. Molto importante, infine, predisporre i bambini a un buon sonno evitando giochi sfrenati ed emozioni forti nel tardo pomeriggio.  Dopo cena, per favorire la quiete di tutta la famiglia, è consigliato leggere una fiaba ad alta voce.
Per la tua spesa quotidiana non affidarti al caso: ecco la nostra selezione di prodotti, una scelta all’insegna di un’alimentazione equilibrata e del rispetto dell’ambiente.
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CONAD Pesto Fresco alla Genovese 150 g
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CONAD Risoinsieme Sottolio Condimento per Insalata di Riso 2 x 285 g
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CONAD Cono Panna 6 coni 450 g
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