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Per te, per i tuoi ragazzi e chi ti sta intorno, ecco tanti utili consigli dei nostri esperti per condurre un solo stile di vita: quello più giusto e adatto a ognuno di noi.
Vivere Sostenibile
Un vestito per il sapone
Il sapone solido ha molti vantaggi: dura di più rispetto a quello liquido; non “scade”, anzi, con il tempo migliora; non richiede imballaggi voluminosi per il trasporto.
Un modo originale per renderlo ancora più pratico è realizzare un coprisapone, un “vestito” che ne faciliti la collocazione nella doccia e che ne potenzi le caratteristiche.
Coprendo il sapone solido con della spugna di cotone o con un involucro fatto all’uncinetto, infatti, si potrà comodamente appenderlo nel box doccia e si otterrà un piacevole effetto scrub ogni volta che lo si utilizza.
Realizzare il coprisapone in spugna è molto semplice:
procuratevi una lavetta di spugna di cotone, oppure ritagliate un quadrato di stoffa di circa 30 cm di lato e orlatene i bordi;
posizionate il sapone al centro della stoffa (fig. 1);
prendete i quattro angoli del quadrato e portateli in alto e al centro (fig. 2);
stringete la stoffa subito sopra il sapone e chiudete il tutto (come se fosse un uovo di Pasqua) con una fettuccia di cotone, sulla quale ricaverete un occhiello per appendere il sapone (fig. 3).
I coprisapone possono essere personalizzati con iniziali ricamate o altre decorazioni e diventare una simpatica idea regalo.
È possibile rivestire anche il sapone da bucato, in modo da strofinare più agevolmente le macchie ostinate.
Chi è esperto di uncinetto può lavorare con filati naturali e ottenere così un coprisapone dall’effetto scrub ancora più efficace:
1. misurate il sapone e realizzate un campione con il filato e il punto preferito (maglia alta o bassa, per esempio), per determinare quanti punti per riga e quante righe saranno necessarie per rivestirlo;
2. realizzate all’uncinetto una striscia lunga poco più del doppio della lunghezza e larga poco più della larghezza del sapone;
3. piegate la striscia e unite i lati aperti con un giro di maglia bassissima o cucendo a sopraggitto con punti poco evidenti, avendo cura di infilare il sapone prima di chiudere l’ultimo lato e inserendo e fissando una fettuccia o un cordoncino a punto catenella per appenderlo.
Essere Mamma
Responsabilizzare i figli attraverso la crisi
Persino il Telefono Azzurro ha rilevato che sempre più famiglie italiane fanno fatica ad arrivare a fine mese. Se il 59% dei ragazzi intervistati sostiene di non avere fiducia nel futuro a causa di mancanza di prospettive (soprattutto in ambito lavorativo), altre indagini rilevano che i ragazzi che vivono in una famiglia in difficoltà economica fanno fatica a modificare il loro stile di vita: pare che quello della paghetta sia uno dei pochi tagli a non venire effettuato, nonostante la condizione generalizzata di ristrettezza finanziaria. Giusto o sbagliato, non sta a noi dirlo.
Ma ci domandiamo se, forse, questa crisi non possa rappresentare un momento idoneo per adottare un regime di spesa casalingo più responsabile, che coinvolga tutti, da mamma e papà ai figli e ai nonni.
Come spiegarlo ai più piccoli? Tutti gli esperti sembrano concordi nel suggerire di dire sempre la verità, di raccontare senza ansie che si sta attraversando un momento complicato – magari perché uno dei due genitori ha perso il lavoro, o il contratto dell’altro è stato trasformato in part-time e le entrate sono drasticamente diminuite – così da condividere la situazione.
“Condivisione” significa anche collaborazione ai principali momenti di vita familiare: potrebbe essere una buona idea esaminare tutti insieme le necessità quotidiane e passare in rassegna il superfluo, scegliendo cosa mantenere e a cosa rinunciare. Se la paghetta finisce tutta in giocattoli potrebbe essere il caso di ridurla, salvando invece impegni sportivi e incontri con gli amici.
La spesa stessa può essere un eccellente momento di responsabilizzazione: stabilendo un budget con anticipo, perché non portare i ragazzi con sé e farsi aiutare nella selezione dei prodotti?
Pulizie in casa
Pulire il forno
La pulizia del forno è certamente una delle faccende di casa meno amate: ecco alcuni consigli per rendere quest’operazione, se non piacevole, certamente più semplice e meno gravosa.
Il primo consiglio è certamente quello di rimandare il meno possibile. Eseguire una completa pulizia del forno con una certa regolarità evita il formarsi di depositi incrostati, più resistenti a detergenti e all’azione meccanica, ma soprattutto potenzialmente dannosi per la salute, per non dire del fastidiosissimo odore di bruciato che possono anche trasmettere ai cibi che stiamo cucinando.
Se il vostro forno presenta incrostazioni bruciate particolarmente ostinate, ma non volete usare detergenti aggressivi, cospargete le zone incriminate con una pasta di bicarbonato di sodio e acqua e lasciate agire tutta la notte: il giorno dopo sarà più semplice rimuoverle, anche solo con una spugnetta leggermente abrasiva.
Se lo sporco nel vostro forno è soprattutto grasso, riempite una pentola con semplice acqua, mettetela sul fondo e regolate la temperatura a 150°C. Abbiate l’accortezza di non far evaporare tutta l’acqua (mai lasciare contenitori vuoti nel forno acceso!) e di lasciar raffreddare leggermente il forno (fino a che non riusciate a pulirlo senza scottarvi) prima di rimuovere i depositi di grasso, ora ammorbiditi dal vapore, con una spugnetta intrisa in acqua e detersivo per i piatti.
Se volete poi rimuovere odori sgradevoli, potete aggiungere all’acqua da far evaporare un limone tagliato a fette.
Se sapete in anticipo che la pietanza che state per cucinare può sporcare molto (con schizzi, fuoriuscite o briciole), potrebbe essere una buona idea foderare il fondo del forno con carta d’alluminio, che potrà essere rimossa alla fine della cottura. Attenzione però che il forno non sia in modalità ventilata, altrimenti il vostro foglio d’alluminio non starà mai al suo posto.
Vivere Sostenibile
Idee per lavare i vetri e gli specchi
Polvere, pioggia, segni lasciati dalle dita: i vetri e gli specchi si sporcano facilmente.
Ecco una guida (e qualche trucco) per pulirli al meglio e con grande facilità.
1. Rimuovete dagli infissi eventuali ragnatele e la polvere che si è depositata prima di iniziare a pulire i vetri: eviterete che macchino i vetri mentre ne pulite i bordi.
2. Lavate le finestre e gli specchi dall’alto in basso per evitare striature dovute al gocciolamento dei prodotti detergenti.
3. Lavate le finestre nelle giornate nuvolose: la luce diretta del sole asciuga i prodotti detergenti troppo in fretta, lasciando aloni sgraditi.
4. Asciugate i vetri con movimenti verticali all’interno e orizzontali all’esterno (o viceversa). In questo modo vi sarà più facile capire da che parte si siano formati eventuali aloni.
5. Per ottenere vetri e specchi particolarmente brillanti, utilizzate i vecchi quotidiani: la carta da giornale ha un potere lucidante, è adeguatamente assorbente e non lascia pelucchi.
6. Fate attenzione a non far gocciolare il detergente sugli infissi e le cornici in legno: potrebbero rovinarsi.
7. Usate un vecchio spazzolino da denti a setole morbide per pulire gli angoli particolarmente sporchi.
8. Se notate che i vostri vetri esterni si sporcano troppo velocemente a causa dell’inquinamento atmosferico, provate a lucidarli con uno strato di cera per pavimenti:resteranno puliti più a lungo.
Vivere Sostenibile
Siete single
Il nostro è un paese che, dal punto di vista delle politiche sociali, non si prende cura in maniera adeguata delle famiglie numerose. C’è però una categoria che lamenta ancora meno attenzioni: quella dei single, composta per lo più da donne e giovani. Secondo il Censis è la “forma familiare” più diffusa e quella che cresce di più: oggi sono sette milionigli uomini e le donne che vivono da soli e gestiscono un bilancio individuale.
Il più delle volte si tratta di un bilancio oneroso. A gravare su un unico individuo sono le bollette, le spese condominiali, così come il mutuo. Non esiste né una formula vantaggiosa per i single né per le famiglie numerose: le condizioni sul mercato sono uguali per tutti.
Qualche cifra può aiutare a capire che forza economica siano i single: secondo Coldiretti, i single spendono per gli acquisti alimentari il 71% in più in rispetto alla media delle famiglie. La spesa media per alimentari e bevande di chi vive da solo è stimata in 320 euro al mese: superiore del 71% rispetto ai 187 euro al mese destinati alla tavola da ogni singolo componente di una famiglia tipo italiana (formata da in media da 2,5 persone). A incidere sulla spesa mensile dei single sono, nell’ordine: carne (75 euro), ortofrutta (60 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (50 euro), latte, yogurt e formaggi (45 euro), bevande (31 euro), pesce (26 euro), zucchero, caffè (22 euro) e per ultimo oli e grassi (12 euro).
I motivi della maggiore incidenza della spesa risiedono nella necessità, per chi vive da solo, di acquistare inevitabilmente maggiori quantità di cibo, visto che i formati adeguati sono rarissimi. Ben venga, quindi, la scelta commerciale di prendersi cura di questo esercito di persone immettendo sul mercato confezioni anche piccole di diversi alimenti.
Salute e Benessere
I mille usi del dentifricio
Lo usiamo tutti i giorni più volte al giorno, per l’igiene e la cura dei nostri denti. Ma il dentifricio, per le sue proprietà, può essere impiegato anche per altri usi!
Ecco alcuni esempi:
Se lo smalto rosso ci ha lasciato delle macchie sulle unghie dopo averlo tolto, strofinarle con un po' di dentifricio sbiancante può fare miracoli.
Il potere lievemente abrasivo del dentifricio è ottimo per pulire i profili in gomma delle scarpe da ginnastica.
Oltre a donarci un alito fresco con il suo uso tradizionale, il dentifricio, strofinato sulle mani come un sapone e poi sciacquato, aiuta a rimuovere gli odori sgradevoli, come quello di pesce.
Un vecchio spazzolino da denti e un po’ di dentifricio sbiancante possono ridonare luce alle fughe annerite delle piastrelle.
Un po’ di dentifricio su un panno morbido di cotone ridonerà splendore ai gioielli, per esempio agli anelli di diamanti.
Il dentifricio è ottimo per far tornare a brillare le cromature del bagno e della cucina.
Un brufolo è comparso all’improvviso? Niente paura, coprendolo con un po’ di pasta dentrificia, al mattino si sarà asciugato (da non fare nel caso di pelle sensibile).
Per smacchiare un tessuto macchiato d’inchiostro o di rossetto, strofinate la macchia con un po' di dentifricio e risciacquate con acqua. Ripetete fino alla sparizione della macchia.
Per eliminare segni di matita o pennarello dai muri, strofinateli con un panno o uno spazzolino su cui avrete messo un po’ di dentifricio, che avrete cura di rimuovere sempre con un panno a lavoro ultimato.