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Per te, per i tuoi ragazzi e chi ti sta intorno, ecco tanti utili consigli dei nostri esperti per condurre un solo stile di vita: quello più giusto e adatto a ognuno di noi.

Vivere Sostenibile
RC Auto: le novità per renderla più conveniente
Contrastare le frodi, favorire un calo dei premi assicurativi e garantire una maggiore sicurezza per tutti gli automobilisti: sono gli obiettivi di alcuni provvedimenti recentemente entrati in vigore, che contengono novità in materia assicurativa. Le più rilevanti riguardano la polizza RC Auto, per la quale l’Italia gode di un triste primato: il nostro premio medio, infatti, è più del doppio di quello pagato da tedeschi e francesi.
Le cause? La diffusione delle frodi assicurative, uno dei reati più comuni nel nostro Paese, che comportano costi maggiori per le assicurazioni e, di conseguenza, premi più onerosi per gli automobilisti. Sono circa 4 milioni gli italiani che circolano attualmente con veicoli privi di assicurazione.
I cambiamenti sono sostanzialmente due:
l’obbligo per le società di applicare tariffe scontate se il cliente accetta di fare installare sul suo veicolo la cosiddetta “scatola nera”
la sostituzione del classico contrassegno cartaceo sul parabrezza con un tagliando elettronico
La scatola nera
Si tratta di un dispositivo satellitare che permette di registrare con precisione gli spostamenti della vettura e la sua posizione, ma anche accelerazioni, decelerazioni e la forza dell’impatto in caso di urto, dando la possibilità di ricostruire con esattezza le dinamiche degli incidenti ed evitando il rischio di frodi assicurative. Secondo i dati di Ania (Associazione nazionale tra le imprese assicurative), sono già molti gli italiani che hanno scelto di installarne una.
Perché è conveniente? Il disegno di legge sulla concorrenza approvato nel febbraio 2015 dal Consiglio dei Ministri prevede che
alla scelta di installare una scatola nera corrisponda un abbassamento del premio assicurativo;
l’automobilista che sia privo di scatola nera e provochi un incidente vedrà il premio aumentare (come avviene in questi casi) ma in misura minore se sceglie di montarla;
sia ufficiale il valore probatorio di quanto viene registrato.
Una scatola nera può costare tra i 70 e gli 80 euro, tra spese di installazione e collegamento con le centrali che seguono il veicolo. La portabilità è garantita nel caso l’automobilista scelga di cambiare compagnia assicurativa.
Il tagliando elettronico
I nuovi tagliandi sono dotati di un codice a barre (QR code), che permette di verificare in automatico la presenza della vettura nelle banche dati in possesso delle autorità e confermare l’avvenuto pagamento dell’assicurazione. In parallelo il “targa system” permette a vigili e polizia stradale di individuare in pochi secondi le situazioni irregolari semplicemente tramite la targa del veicolo.

Essere Mamma
Baby shower: una festa piena di regali
Negli Stati Uniti è tradizione festeggiare l’imminente nascita di un bambino con un cosiddetto “baby shower”, cioè una festa in cui amici e amiche della mamma le consegnano regali utili al nuovo arrivato e ai suoi genitori.
Ecco alcuni informazioni e consigli utili per organizzare e partecipare a uno di questi gioiosi eventi.
È consuetudine che il “baby shower” sia organizzato da un’amica della futura mamma e non dalla mamma stessa o dai suoi genitori, per non dare l’impressione che sia la famiglia stessa a chiedere regali.
Se volete organizzare una di queste feste per un’amica che sarà presto mamma, evitate sorprese (che potrebbero essere sgradite). Piuttosto, pianificate con lei il luogo in cui si svolgerà la festa (niente invasioni senza dirlo!), chiedete di quali oggetti crede di avere particolarmente bisogno, se la infastidirebbe l’idea della presenza di alcool alla festa (nel qual caso si può optare per cocktail analcolici per tutti), se ha preferenze per il menu e così via.
La tradizione vorrebbe che a questa festa partecipassero sole donne, ma i tempi cambiano e sarà certamente gradita la presenza del papà e di altri amici.
Nel dubbio fra un regalo utile e uno grazioso, optate per quello utile.
Se siete le organizzatrici della festa, potete voi stesse aprire la lista dei regali per il nascituro in un negozio, dopo aver consultato la futura mamma. In alternativa potete anche stilare una lista di doni, che gli invitati potranno acquistare in un negozio a scelta, avendo cura di usare un metodo che eviti doppioni e permetta alle persone di “unire le forze” per i regali più impegnativi (come un gruppo in un social network cui possano accedere sono gli invitati).
Se i futuri genitori amano particolarmente un colore o un tema, oppure vogliono coordinare il più possibile i corredo con i colori della nursery, si può pensare di dare un tema alla festa(magari uscendo dal solito schema “ azzurro per i maschietti” e “rosa per le femminucce”!).

Vivere Sostenibile
Quattro ruote o due ruote: scegli il mezzo giusto
Il costo della benzina è una vera e propria croce per molti italiani, soprattutto per coloro che usano parecchio l’auto per ragioni di lavoro. E anche l’estate 2013 non ha mancato di registrare la tradizionale raffica di aumenti dei carburanti. Una batosta ulteriore nelle tasche delle famiglie italiane, che già sono alle prese con la crisi economica e che si vedono costrette, sempre più spesso, a limitare l’uso dell’autovettura, se non a rinunciarvi del tutto.
Una tendenza ben nota al mercato, visto che mese dopo mese, il Ministero dei trasporti denuncia un calo delle immatricolazioni che sembra non avere fine. Al punto che in Italia si vendono più biciclette che autovetture. Pensate che nel 2011 in Italia ne sono state immatricolate un milione e 748.143, mentre le bici vendute sono state un milione e 750.000 tonde. Uno scarto minimo ma dal significato estremamente rilevante.
Le due ruote – tenendo in considerazione anche ciclomotori e motociclette – sembrano essere diventate il mezzo preferito, ma diremmo quasi obbligato, per molte persone. C’è da dire che, in molti, prediligono la bici anche perché ne traggono giovamento fisico: visto che si ha sempre meno tempo per il benessere personale, c’è chi approfitta per fare un po’ di moto andando e tornando dal lavoro con la bicicletta, buttando magari anche un occhio alle questioni ambientali, di fronte alle quali siamo tutti un po’ più sensibili, pensando al mondo che rischiamo di consegnare alle future generazioni. Ma la priorità è il portafoglio, non c’è dubbio. C’è persino chi, dopo averla abbandonata per anni in garage o in cantina, adesso la rispolvera e la rimette a posto, fino addirittura a eseguire un restyling completo, trasformando la vecchia bici delle scorribande adolescenziali in un mezzo moderno e funzionale nuovo di zecca.
Per chi invece vuole fare un investimento radicale e punta sul nuovo, e sul totale cambiamento dello stile di vita, oggi il mercato propone mezzi per tutti i gusti e tutte le esigenze economiche. Qualche appassionato si è persino fatto rivestire la sua due ruote in pelle di struzzo! Non c’è bisogno di arrivare a tanto per personalizzare la propria scelta, tutti possono essere accontentati, anche i più pigri, con i modelli ibridi e la pedalata assistita e un motore elettrico che rende più sopportabile lo sforzo.
Ogni tanto, ma adesso mancano all’appello da almeno tre anni, arrivano incentivi stataliper incoraggiare l’acquisto e l’uso delle due ruote, preferibilmente “green”: nel 2010 sono stati stanziati 10 milioni di euro per l’acquisto di motocicli e due milioni per i motocicli elettrici, operazione che ha permesso a molti consumatori di rottamare il vecchio mezzo. Ma sono iniziative non strutturali e quindi non si può fare leva sull’incentivo economico, ma solo sulla sensibilità ambientale individuale e sul risparmio del costo del carburante.
In ultimo, “last but not least” come direbbero gli inglesi, ci sentiamo di fare una raccomandazione: attenti sulle due ruote, i pirati della strada sono sempre all’agguato: percorrete strade spaziose, possibilmente individuate le piste ciclabili, attenzione ai semafori e rispettate anche voi il codice della strada. La prudenza non è mai troppa.

Pulizie in casa
Prendersi cura del giardino
Con l’arrivo della primavera, cresce la voglia di stare all’aria aperta e di prendersi cura del proprio giardino o del proprio terrazzo, troppo a lungo trascurati durante la stagione fredda.
Ecco alcune soluzioni naturali e rigorosamente fatte in casa per prendersi cura delle proprie piante e per ovviare ad alcuni problemi comuni.
Nutrire
Annaffiate le vostre piante con l’acqua di bollitura delle verdure (senza sale, mi raccomando) dopo averla fatta raffreddare. Oppure, preparate appositamente un “tè” rinvigorente coprendo gli scarti delle verdure con acqua bollente e lasciando in infusione per una notte.
Difendere
Se notate segni di attacco di lumache, riempite un sottovaso di birra e lasciatelo in zona (o nel vaso) per un paio di notti: le lumache, attratte dal liquido, vi annegheranno dentro.
Preparate un antiparassitario naturale tritando e lasciando in infusione in acqua calda per una notte una cipolla, una testa d’aglio e un paio di peperoncini piccanti. Spruzzata sulle rose, questa pozione terrà lontani gli afidi.
Attrarre
• Rendete il vostro giardino ancora più verde seminando o mettendo a dimora piante che attirino gli insetti utili. Le api, impollinatrici per eccellenza, sono attirate da melissa, calendula e nasturzio. Le coccinelle, spietate killer di afidi, sono invece particolarmente attratte, tra gli altri, dal cavolfiore e dal tarassaco.
• Popolate di vita e di allegria il vostro spazio verde disponendovi mangiatoie, nidi artificiali e piscine per gli uccelli selvatici. Riconoscere le specie e osservarne la varietà, magari con l’aiuto di un manuale specifico, diventerà uno splendido passatempo.
• Contribuite infine alla lotta contro le zanzare installando una “bat box”, ossia un rifugio diurno per i pipistrelli.

Vivere Sostenibile
Compra consapevolmente
Le più recenti statistiche descrivono le famiglie italiane come sempre più oculate negli acquisti. La crisi degli ultimi anni ha responsabilizzato un po’ tutti e anche chi non è stato direttamente toccato dalle difficoltà si guarda attorno, sentendosi coinvolto in una sorta di solidarietà collettiva che ha generato molti cambiamenti nelle abitudini di consumo.
“Consapevole” è diventata la parola d’ordine che riguarda ogni acquisto: a caratterizzare la spesa delle famiglie ci sono oggi molto meno impulso e molto più raziocinio del passato. D’altra parte, è vero che alcune voci non possono essere cancellate, con un colpo di spugna, dal bilancio familiare.
In cosa si traduce, concretamente, lo shopping razionale e consapevole? Come può la parola “consapevolezza” accompagnare le nostre scelte economiche? Dipende, certamente, dalle esigenze delle stesse famiglie, ma anche dalle molteplici opportunitàofferte, oggi, dal pianeta commercio.
Da un mondo che, appena vent’anni fa, era caratterizzato solo ed esclusivamente dai negozi al dettaglio – il macellaio, il fruttivendolo, la banca sotto casa e l’amico assicuratore – siamo passati con una velocità inarrestabile a un mondo molto concorrenziale, che ha visto sorgere enormi centri commerciali, outlet e spacci aziendali, accanto allo sviluppo a dir poco tumultuoso del commercio online.
Orientarsi non è facile e non è sempre detto che l’esasperata necessità di risparmiare trovi una risposta adeguata nei luoghi – sia fisici che virtuali – in cui i prezzi sono molto bassi. È opinione diffusa, tra gli italiani soprattutto, che “chi più spende, meno spende” e, dunque, anche andando a caccia di occasioni, vale sempre la pena buttare un occhio alla qualità, in tutte le categorie merceologiche.
Consapevolezza significa dare un calcio alla pigrizia e operare più confronti prima di acquistare l’articolo ricercato, soprattutto quando si tratta di un impegno economico rilevante (a proposito, se avete intenzione di rinnovare l’arredamento o il parco elettrodomestici, ricordate che il Governo ha appena varato un ricco pacchetto di incentivi fiscali, ma ne parleremo in un altro post).
Consapevolezza significa dare un’occhiata alle etichette dei prodotti, da quelli alimentari all’abbigliamento: conoscere la filiera che, dal produttore, porta la mozzarella sulla nostra tavola o la camicia addosso ai nostri figli è molto importante. Ci aiuta a capire come si formano i prezzi – “molti passaggi, molti ricarichi” – e a preferire così le produzioni più vicine a noi: risparmiamo e diamo una mano al nostro territorio. Tra l’altro, visto che nelle righe precedenti si citavano gli elettrodomestici, sappiate che anche questi hanno la loro “etichetta”: la vediamo appiccicata su frigoriferi e lavastoviglie dei vari rivenditori e viene messa in ottemperanza a una direttive europea del 1992 per informare sul consumo di energia degli apparecchi elettrici.
Consapevolezza significa avere coscienza dei propri diritti di consumatore, sapere che se si è “insoddisfatti” si ha il diritto ad essere “rimborsati”, a patto che si possano dimostrare i difetti del prodotto acquistato o, comunque, la validità delle proprie ragioni.
Quindi, invece di buttare subito tutti gli scontrini di ciò che compriamo, teniamoli almeno per qualche giorno visto che lo scontrino – o la ricevuta o la fattura – è il primo documento che ci permette di esercitare i nostri diritti.