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Per te, per i tuoi ragazzi e chi ti sta intorno, ecco tanti utili consigli dei nostri esperti per condurre un solo stile di vita: quello più giusto e adatto a ognuno di noi.

Alimentazione
No alla dieta monotona per i bambini
I buoni motivi per variare l’alimentazione dei bambini sono almeno 3:
insegnare loro a conoscere la natura e i ritmi che la governano
fare in modo che assumano tutti i nutrienti necessari a far funzionare perfettamente i nostri organi;
favorire, fin dai primi anni di vita, lo sviluppo della tolleranza alimentare, e quindi prevenire intolleranze e allergie alimentari.
Per assicurarsi dunque a tavola la giusta varietà di cibi, occorre pianificare un menù settimanale, come già descritto in La salute dei bambini è un affare di famiglia.
Le 4 regole da adottare da subito, per variare il menù dei vostri bambini, sono:
alternare la pasta di semola di grano duro a cereali integrali in chicchi come riso, farro, orzo, spelta, segale, avena;
servire primi piatti con verdure e legumi: la pasta e i cereali sono la cornice ideale per fare in modo che mangino anche altro. Non lesinate, quindi, pasta e zucchine, riso e piselli, orzo e carote…
ricordare che non esistono solo le proteine della carne: proponete anche pesce e legumi, più volte a settimana;
scegliere frutta e verdura di stagione: energia vitale dei 5 colori! Raccontate ai vostri figli i vegetali in base al colore e alla stagione: penteranno per loro alleati di salute simpatici e attraenti!
Infine, tenete a mente che la ristorazione scolastica è un’occasione eccellente per andare oltre la monotonia e aiutare i bambini a scoprire nuovi cibi e nuove ricette in compagnia di amici e insegnanti.

Essere Mamma
Il Bonus bebè è operativo: come richiederlo
Dall’ 11 maggio 2015 è possibile presentare le domande per fruire del bonus di 80 euro al mese per ogni nuovo nato.
80 euro al mese per ogni bebè
Dalle pappe ai vestiti, al nido, all’arredamento della cameretta: la lista delle spese da sostenere in occasione del lieto evento potrebbe essere ancora lunga. Per questo, sicuramente, ai genitori dei bebè nati a partire dal 1° gennaio 2015 non dispiacerà ricevere il bonus di 80 euro mensili di cui si parla già dall’inizio dell’anno, ma che è stato reso operativo solo nel mese di maggio, quando la circolare 93 dell’Inps ha fornito tutte istruzioni operative e tecniche per richiederlo.
Il bonus spetta – in presenza di determinati requisiti – a tutti i bambini nati o adottati dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, e si percepisce fino al compimento del terzo anno di età del nuovo arrivato. Nel caso dell’adozione, per i primi tre anni dal momento dell’adozione, ma solo se compresi entro il compimento della maggiore età.
Gli altri requisiti
Il principale requisito per accedere al bonus bebè è la presentazione di un indicatore Isee valido inferiore a 25.000 euro annui. La domanda potrà essere presentata da uno dei genitori, se cittadino italiano o comunitario, oppure cittadino di Stato extracomunitario con permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Al momento della domanda il richiedente deve essere residente in Italia e convivente con il figlio per il quale si richiede l’assegno. Nelle situazioni di maggiore difficoltà economica – con un Isee inferiore ai 7.000 euro annui – l’assegno raddoppia e passa da 80 a 160 euro mensili.
La domanda va presentata in via telematica
Il meccanismo messo a punto dall’Inps prevede una procedura da completare totalmente online.
Oltre alla dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee, è necessario essere in possesso del Pin (se non l’avete, potete richiederlo sul medesimo sito).
Dalla home page, cliccando su «Accedi ai servizi», si potrà consultare l’elenco di tutti i servizi e, da lì, accedere alla pagina «Assegno di natalità – Bonus bebè».
In alternativa, è possibile rivolgersi al Contact Center Integrato al numero verde 803.164 o al numero 06.164.164, oppure si può inoltrare la richiesta tramite un patronato. La comunicazione dell’accettazione (o meno) della domanda avverrà sulla pagina personale del sito Inps.
Le scadenze
La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita – o dall’ingresso in famiglia, in caso di adozione – del bambino. Un’eccezione è riservata a tutti quei bambini nati dal 1° gennaio al 27 aprile, compresi nel bonus, ma nati in un periodo in cui il meccanismo per presentare la domanda non erano ancora chiare. In questi casi, il termine di 90 giorni decorre a partire dal 27 aprile e scade, quindi, il 27 luglio.

Essere Mamma
Prevenire le coliche del lattante
Il pianto inconsolabile di un lattante spesso è associato a coliche gassose, che sono fastidiose per il bambino e stressanti per i genitori.
Il primo consiglio rivolto a mamma e papà è quello di adottare una dieta equilibrata e a basso contenuto di sostanze eccitanti (caffè, il tè, il cioccolato), riposare adeguatamente e praticare attività fisica regolarmente.
Il secondo è di rivolgersi a un pediatra, lo specialista di riferimento esperto e affidabile con il quale affrontare al meglio questo momento di passaggio.
Se il pediatra dovesse sospettare che le coliche siano una reazione di natura allergica, può essere consigliato alla mamma che allatta al seno di adottare una dieta ipoallergenica, eliminando i principali allergeni alimentari contenuti nei cibi come il latte, le uova, il grano, la frutta essiccata e i crostacei; è inoltre possibile valutare insieme al pediatra l’utilizzo di un latte in formula ipoallergenica per i neonati che si alimentano con il biberon.
nfine, una buona notizia. È raro che i lattanti abbiano coliche gassose dopo i tre-quattro mesi: la problematica solitamente si risolve spontaneamente dopo i primi mesi di vita del neonato.

Vivere Sostenibile
Luce e gas: come risparmiare sulle bollette
Bollette di luce, gas e acqua fanno parte di quella rosa di “spese fisse” difficilmente comprimibili, di cui le famiglie tentano in ogni modo di alleggerire il peso. La via più sicura per risparmiare è, ovviamente, contenere il più possibile, ma non sempre è facile, soprattutto se in famiglia ci sono anziani e bambini. Ecco dunque qualche suggerimento pratico per risparmiare comunque.
Partiamo dalla bolletta elettrica.
Innanzitutto, bisogna sapere che il peso delle imposte è molto alto, circa il 40%. Si può però agire sul restante 60%, ricorrendo alle opportunità del mercato libero e cercando il fornitore che propone la tariffa più conveniente per le proprie esigenze. Certo, confrontarle non è facile, ma gli addetti ai lavori hanno calcolato che una famiglia media di 4 persone può arrivare a risparmiare anche 160 euro all’anno.
Negli ultimi anni, poi, c’è stato un uso crescente della tariffa bioraria, vale a dire prezzi differenziati a seconda dei momenti della giornata e dei giorni della settimana: risparmio assicurato se, condominio permettendo, si concentrano i consumi dalle 19 alle 8 del mattino nei giorni feriali, e durante tutto il weekend e i festivi.
Non bisogna dimenticare, però, che alla base di ogni risparmio ci sono buone abitudini casalinghe, che in questo caso si traducono in un uso consapevole dell’energia(ragionamento che vale anche per gas e acqua). Due consigli di estremo buon senso:
• usate lampade a basso consumo energetico;
• cercate di spegnere del tutto gli elettrodomestici, evitando lo stand-by: il solo televisore rappresenta l’11% del consumo energetico di una famiglia tipo, quindi spegnerlo quando non serve è decisamente utile.
Anche il gas è una voce di bilancio familiare importante, che pesa soprattutto in inverno a causa dell’impianto di riscaldamento. Come fare? Regolatelo a temperatura costante(tra i 18°C e i 20°C), evitando di accenderlo e spegnerlo più volte al giorno: diminuire di un solo 1°C la temperatura nelle stanze consente un risparmio pari al 6%. Attenzione anche alla notte: l’ideale è mantenere la temperatura sotto i 10°C, ne beneficia anche la salute.
Tutto l’anno, poi, possiamo ridurre il consumo mettendo in pratica alcuni trucchetti ai fornelli: cuocete sulle piastre di dimensione proporzionata rispetto al diametro delle padelle e, se possibile, utilizzate i coperchi e terminate la cottura sfruttando il calore residuo – questa strategia vi permetterà di spengere la fiamma in anticipo.
Inoltre, non dimenticate l’appuntamento con la manutenzione della caldaia: la sua efficienza è il miglior risparmio possibile.
Nelle situazioni economiche particolarmente difficili, infine, c’è la possibilità di richiedere il bonus sociale energia, grazie al quale si può avere il diritto a uno sconto di circa il 20% sulla bolletta della luce e del gas. Per avere ulteriori informazioni si può andare sul sito dell’Autorità dell’Energia e del Gas.

Vivere Sostenibile
Occhio alla convenienza
Che cosa vuol dire “tenere d’occhio la convenienza”? È un concetto valido per ogni scelta economica, ma ha più a che fare con il denaro – spendere meno a tutti i costi – o con il comportamento individuale e l’esigenza familiare?
Indubbiamente, ciò che può essere “conveniente” per un nucleo familiare di quattro persone difficilmente potrà esserlo per un single. Però, certe piccole regole di buon senso possono essere valide per tutti, a prescindere dal numero dei componenti la famiglia.
1. Se si va al supermercato è certamente più conveniente acquistare frutta e verdura di stagione piuttosto che le fragole a ottobre o il cocomero a dicembre.
2. È conveniente riempire la dispensa come se fosse un bunker in cui rifugiarsi in attesa di un uragano? Può essere una scelta intelligente per il bilancio di una famiglia numerosa, decisamente meno per un nucleo familiare normale che cerca il risparmio. Se trovate qualche offerta conveniente, può essere vantaggioso fare la scorta nel settore “no food”: difficilmente il detersivo per la lavatrice o quello per i piatti hanno le stesse scadenze del latte o delle mozzarelle.
3. Un altro approccio intelligente alla spesa con un occhio alla convenienza è quello di chi guarda al prezzo al chilo dei prodotti, elemento sempre indicato nelle etichette: le confezioni maxi riducono il prezzo al chilogrammo, mentre i single hanno imparato a puntare sulle porzioni singole. I meno pigri si buttano sulla creatività domestica e, dopo l’acquisto di confezioni maxi di carne o altri alimenti, confezionano porzioni mini da congelare o, comunque, consumare nel tempo.
4. Approfittate anche dei cosiddetti “carrelli a prezzo fisso”, dove vengono cioè inseriti una ventina di prodotti base, che permettono di portare a casa una spesa di qualità anche per meno di venti euro.
5. Infine, visitate negozi alimentari o supermercati negli orari a ridosso della chiusura: in particolare con il pesce, si può arrivare a risparmiare fino alla metà.