Casa green
Le nostre abitudini in casa hanno un grande impatto sull’ambiente e la sua salvaguardia. Minimizza la tua influenza sulla Terra seguendo i nostri consigli.


Vivere Sostenibile
Non fa una piega: consigli per stirare al meglio
Spesso ci annoia, lo viviamo come un peso, eppure non possiamo farne a meno… Di che cosa stiamo parlando? Dello stirare, attività che generalmente non entusiasma. Se siete perennemente in cerca di trucchi per stirare meglio e più velocemente (o non stirare affatto e avere panni perfetti), leggete sotto: ecco qualche consiglio!
Belli e asciutti...
Dedicare qualche minuto in più a stendere il bucato vi faciliterà il lavoro in fase di stiro: meno pieghe si formano in fase di asciugatura, infatti, meno ne dovremo spianare con il ferro. Mano alle mollette, dunque! Una volta estratto il bucato dalla lavatrice, cercate di porre più cura possibile nel disporre i panni sullo stenditoio: spianate le pieghe dei capi più piccoli con le mani, scuotete quelli più grandi in modo che siano perfettamente distesi, posizionate le mollette solo se necessario e nei punti più nascosti.
… ma non troppo
Un trucco per stirare più velocemente (e meglio) è lavorare con capi ancora leggermente umidi. Se non vi è possibile “aggredire” i panni nel momento perfetto, nessun problema: spruzzare un po’ d’acqua sui capi asciutti un quarto d’ora prima di iniziare a stirare li riporterà al giusto grado di umidità.
Incredibile morbidezza
L’ammorbidente è finito o preferite non usarlo? C’è un altro modo per rendere il bucato meno rigido una volta asciutto: aggiungere mezza tazza di aceto bianco al ciclo di risciacquo della lavatrice. I panni risulteranno più morbidi, avranno colori più brillanti e si libereranno di ogni eventuale odore di stantio, magari derivato da una prolungata permanenza in un ambiente umido (come spesso accade agli asciugamani). Morbido, fresco e brillante: che cosa chiedere di più a un bucato?
L’asciugatrice
Sebbene sia certamente più “green” asciugare il bucato naturalmente, l’asciugatrice presenta diversi vantaggi. Uno su tutti? Il bucato, asciutto in breve tempo, risulta più morbido che con la tradizionale stenditura. Per pareggiare il bilancio energetico, potete vederla così: risparmierete sul fronte della stiratura! Spesso i capi estratti ancora tiepidi dall’asciugatrice praticamente non presentano pieghe e possono essere piegati prima che si raffreddino e poi riposti, con risultati simili a quelli di una stiratura leggera.
In caso di emergenza
Il vostro indumento preferito è pieno di pieghe e non avete il tempo (o la voglia!) di stirarlo? Una soluzione c’è, ed è questa: spruzzate leggermente le pieghe con poca acqua, quindi asciugatelo con il phon, dirigendo il getto d’aria calda in un verso che spiani la piega. Unica accortezza: dovrete mantenere una distanza di sicurezza tra la bocchetta del phon e il tessuto e muoverla continuamente, il rischio di bruciatura è dietro l’angolo!

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Decorazioni da brivido
Negli Stati Uniti, durante l’ultima settimana di ottobre, i giardini e le case si popolano di creature misteriose, zucche intagliate e di altre spaventose decorazioni: Halloween è in arrivo!
Ecco alcune idee Halloween facili ed economiche per emulare i nostri amici d’oltreoceano.
• La zucca intagliata è la più classica delle decorazioni. Realizzarla è semplice: possiamo sceglierne una delle dimensioni che preferiamo, praticare un taglio intorno al picciolo (realizzando così il coperchio), svuotarla con un coltellino affilato e incidere la buccia per fare gli occhi e la bocca del tipico “Jack O’Lantern”, oppure intagliare un altro disegno a nostra scelta. Ora sarà sufficiente mettere all’interno una candela accesa (avendo cura che nella parte superiore della zucca ci sia uno spazio aperto tale da consentire il tiraggio). La polpa della zucca potrà essere usata per qualche ricetta e anche i semi, tostati e salati, potranno arricchire la nostra tavola. Una sola raccomandazione: i bimbi dovranno giocare all’intaglio solo con la supervisione di un adulto!
• Si possono ottenere delle ghirlandecoloratissime e gradite ai bimbi unendo gli involucri delle caramelle con una puntatrice da ufficio. Per un tocco ancora più a tema, scegliete caramelle all’arancio (arancioni) e alla liquerizia (nere).
• Con qualche foglio di cartoncino nero e un paio di forbici, la casa si può popolare di ragni, ragnatele, pipistrelli e corvi. Sarà sufficiente ritagliare le sagome e attaccarle ai vetri delle finestre, o appenderle al soffitto con del filo da pesca.
• Se avete un giardino, potete preparare un piccolo cimitero di ognissanti: basterà appoggiare per terra in verticale dei rettangoli di polistirolo su cui avrete scritto l’acronimo R.I.P., magari aggiungendo un tocco di verosimiglianza e di creatività con della pittura spray grigia e nera.

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Come risparmiare energia in casa
Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo e dobbiamo fare del nostro meglio per risparmiare energia. Non si tratta solo di una questione economica: è prima di tutto una questione ambientale.
Basta fermarci a riflettere prima di compiere i gesti quotidiani e ci si rende conto che sono tanti, tantissimi gli accorgimenti che possono essere messi in atto nella propria casa per non sprecare energia.
Questa lista racchiude alcune delle cose più semplici da fare, cui a volte non pensiamo per la troppa fretta o per i ritmi troppo sostenuti delle nostre vite. Cominciando da questo decalogo si può cominciare a fare qualcosa di buono per sé e per l’ambiente.
1) Ricordare di spegnere le luci quando si cambia stanza e quando si esce di casa, anche solo per andare a fare la spesa.
2) Chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti, evitando di far scorrere litri d’acqua mentre si ha lo spazzolino tra i denti.
3) Evitare sprechi inutili di acqua quando si sciacqua la frutta o la verdura, o quando si lavano i piatti dopo un pasto.
4) Fare la doccia, grazie alla quale si consuma meno acqua. Evitare di fare il bagno.
5) Staccare ciabatte e prese elettriche quando non vengono utilizzate.
6) Fare le lavatrici solo di sera, e solo a pieno carico.
7) Usare lampadine a risparmio energetico che, pur costando di più, durano di più e fanno risparmiare anche sulla spesa.
8) Scegliere elettrodomestici che consumano di meno. Basta guardare la classe di efficienza sull’imballaggio: A significa maggiore risparmio, G è invece la più bassa.
9) D'inverno, evitare di usare il riscaldamento oltre i 23 gradi. Cercare di eliminare la dispersione di calore attraverso dei buoni infissi.
10) Infine, un piccolo trucchetto per gli amanti della pasta: quando la scolate, tappate il lavello e conservate l’acqua di cottura per lavare piatti e posate. Oltre che evitare sprechi d’acqua, questo vi permetterà di avere stoviglie pulitissime, infatti quest’acqua ha un grande potere sgrassante!

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Non buttarlo! Riciclare i vecchi indumenti
È inevitabile, a ogni cambio degli armadi si pone l’antico dilemma: lo tengo o lo butto? In alcuni casi possiamo fare poco: magari un maglione cui tenevamo molto è stato particolarmente apprezzato dalle tarme, oppure ci accorgiamo che quel golfino che ci stava così bene si è infeltrito e sarebbe piccolo persino per una bambola… Per consolarci, possiamo dedicarci a una piccola “terapia occupazionale”, riciclando gli indumenti rovinati in modo fantasioso.
Una calda cuccia per gli amici pelosi
Un maglione pieno di buchi può essere rammendato alla bell’e meglio e trasformarsi in una calda cuccia per i nostri amici a quattro zampe, o per quelli più sfortunati che vivono nei canili e nei gattili. Sarà sufficiente chiudere i polsi e il fondo con un punto molto semplice (tipo sopraggitto) e riempire il maglione con dell’imbottitura, eventualmente riciclata da un vecchio cuscino: doppio recupero! Attenzione a non esagerare: la zona del torso dovrà costituire una superficie spessa ma appiattita. A questo punto, chiudete anche il collo. Infine cucite le maniche al bordo del maglione in modo da creare due specie di sponde: voilà! Un caldo nido è pronto. Ovviamente maglioni di taglia diversa possono accogliere cani e gatti di diverse dimensioni.
Ops! Il feltro
Anche le maglie di lana infeltrite possono trovare nuova vita nel riciclo, a patto di considerare questo errore di lavaggio alla stregua di tecnica di produzione di un nuovo materiale: il feltro. La maglia di lana infeltrita è molto spessa e resistente, non si “smaglia” e può essere tagliata e cucita come un tessuto. Un golf infeltrito può rinascere come paio di pantofole grazie a forbici, un semplice cartamodello (il web ne è pieno), ago e filo.
Il feltro “involontario” può essere usato anche per realizzare borse originali, oppure, se ritagliato opportunamente, decorazioni per la casa o per l’albero di Natale.
C’era una volta il tweed
Vecchie gonne, giacche o cappotti di tweed (rovinati o talmente fuori moda da non essere indossabili) possono trasformarsi in morbidi pupazzi imbottiti, cuscini, paraspifferi o originali fermaporta (basterà aggiungere un sasso all’imbottitura di un piccolo cuscino): starà a voi sbizzarrirvi e scegliere i progetti più adatti alla vostra casa. In questo modo, tessuti certamente belli e di pregio, e che magari hanno fatto parte del vostro guardaroba per una vita intera, non andranno perduti, ma resteranno con voi, e non solo nel ricordo!
Una trapunta personalizzata
Se siete davvero esperte nell’arte del cucito, potete dedicare un cassetto alla raccolta di ritagli di lana e stoffa dei vostri indumenti, per poi utilizzarli tutti insieme per realizzare una trapunta patchwork super personalizzata: sarà la coperta più originale che possiate mai avere e parlerà di voi in modo davvero unico.

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Nuova vita alle vecchie posate
Di tutti gli oggetti della casa, forse le posate sembrano le meno adatte a un progetto di riuso e riciclo… In realtà, però, non è così: anche loro possono essere trasformate con creatività!
Partiamo da quelle più umili: di legno e di plastica.
Periodicamente dobbiamo sostituire i cucchiai di legno che usiamo per cucinare, perché inesorabilmente assorbono gli odori del cibo. Invece di buttarli, possiamo dar loro nuova vita utilizzandoli come etichette per piante aromatiche o altre piantine: basterà piantare il manico nel terreno (magari dopo averlo accorciato) e scrivere il nome della pianta sulla faccia convessa del cucchiaio, con una matita grassa o un pennarello indelebile.
Anche le posate “usa e getta” in plastica possono servire a questo scopo, una volta lavate e asciugate.
Le posate spaiate di metallo (alluminio, acciaio, peltro e così via) possono essere piegate a uncino e inchiodate a un’asse di legno, trasformandosi in simpatici appendiabiti, magari utili a tenere in ordine i grembiuli e gli strofinacci della cucina. Un solo accorgimento: usate solo coltelli con punta smussata che abbiano completamente perso il filo e piegate i rebbi delle forchette in modo da evitare spiacevoli incidenti.
Un’altra idea originale per recuperare vecchie posate spaiate, magari di materiali e servizi diversi? Costruire delle campane a vento: basterà praticare un foro alla base del manico, appenderle a un filo, quindi fissarle a una base in legno.
Infine, se avete la fortuna di possedere posate d’argento spaiate e volete sfruttarle in modo davvero unico, potete farle trasformare in gioielli. Le forchette possono essere modellate in cerchio, con i rebbi che magicamente prendono vita; manici di coltello dalle decorazioni particolari possono essere appesi a una catena o a un laccio di cuoio, diventando ciondoli importanti e fantasiosi; cucchiai e cucchiaini possono essere ribattuti e appiattiti, in modo da poter essere decorati a traforo con l’aiuto di un chiodo e un martello.