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Mangiare bene, muoversi tanto, conoscere a fondo il proprio corpo e la propria mente: ecco la ricetta perfetta per vivere in salute e in armonia

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Rimedi naturali per la pelle arrossata dal sole
 Finalmente in vacanza: sole, vento tra i capelli, bagni in piscina o in mare, gite in montagna! Tutto bellissimo per l’umore ma la nostra pelle potrebbe risentirne un po’ e seccarsi o arrossarsi: nulla di grave, basta dedicarle qualche attenzione in più. Ci sono una serie di rimedi naturali che ci vengono in aiuto per ripristinare il giusto grado di idratazione della pelle, vediamo quali sono.   Pelle che tira Sentite la pelle tirare? Normale se siete stati tanto tempo all’aria aperta: vento e sole, infatti, così come il cloro della piscina e il sale del mare, oltre all’aumento delle docce, tendono a seccare la pelle (qui i nostri consigli per la pelle del viso screpolata). Il primo consiglio per ridarle idratazione è ricordarsi sempre di mettere la protezione solare: ricordate di stenderla sia sul viso che sul resto del corpo scegliendo un grado di protezione alto, anche se siete tra quelli che si abbronzano facilmente e non si scottano mai. Non dimenticatevi le regole per organizzare il beauty delle vacanze!   I rimedi naturali Vediamo quali sono i rimedi naturali per la pelle secca e arrossata per il troppo sole. Innanzitutto, in estate è bene bere almeno un litro e mezzo di acqua: possiamo alternarla a estratti di frutta o infusi freddi, l’importante è ricordarsi che la prima fonte di idratazione anche per la pelle è quello che beviamo. A fine giornata, concediamo una doccia o un bagno tiepidi: meglio evitare acqua troppo calda per non stressare ulteriormente la pelle. Se avete una vasca da bagno potete metterci una manciata di amido di riso, perfetto per la pelle sensibile e arrossata, tanto da essere indicato anche per il bagnetto dei neonati. Non avete la vasca? Usatelo sotto la doccia spalmandolo direttamente sul corpo. Altri rimedi naturali per lenire la sensazione di bruciore e prurito sono il gel di aloe (se avete una pianta di aloe i giardino basta tagliarne una foglia, schiacciarla e usare il gel che ne fuoriesce spalmandolo direttamente sulla pelle). Funziona anche il cetriolo: con il 90% di acqua, oltre a sali minerali e vitamine, poggiarne alcune fette sulla pelle irritata iuta.   Tra oli e impacchi E poi gli oli naturali: l’olio di Rosa Mosqueta e l’olio di mandorle dolci vanno bene, così come il burro di karitè e l’olio di cocco. Si può ricorrere anche una serie di impacchi lenitivi a base di ingredienti che tutti abbiamo in casa. Qualche esempio? Yogurt bianco naturale, con effetto emolliente e rinfrescante, succo e polpa frullata di cetriolo o di melone: si possono anche frullare insieme questi tre ingredienti e poi spalmare il composto ottenuto sulla pelle arrossata, tenendo in posa per 20-30 minuti. Un altro rimedio naturale che già usavano le nostre nonne sono le fette di patate: vanno applicate sulla pelle e anche in questo caso lasciate in posa per almeno 20 minuti, in modo che l’amido contenuto abbia il tempo di penetrare nella pelle arrossata.  
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Cistite: rimedi contro l’infiammazione delle vie urinarie
 Prima o poi moltissime donne devono farci i conti: è la cistite, una fastidiosa infiammazione delle vie urinarie causata da infezioni batteriche. I sintomi più comuni vanno dal bisogno continuo di urinare accompagnato alla sensazione di non riuscire mai a svuotare completamente la vescica, fino al dolore durante la minzione, sangue nelle urine e, in casi estremi, febbre e crampi. Insomma, con la cistite è meglio non avere mai a che fare!   Cosa fare in caso di cistite Alle prime avvisaglie di cistite la cosa migliore da fare è recarsi dal proprio medico curante: solo lui, infatti, è in grado di prescrivere i rimedi migliori per affrontare l’infiammazione, prescrivendo se è il caso anche i farmaci più corretti o l’antibiotico. Questo perché non esiste un solo tipo di cistite, quindi occorre prima capire quali sono i fattori che l’hanno scatenata in modo da agire per il meglio: la causa può essere un’infezione batterica, infiammatoria oppure post coitale. Quando la cistite si manifesta più di una volta l’anno si parla di cistite ricorrente.   Cistite e rimedi naturali Una volta appurato di avere la cistite, quali sono i rimedi che possiamo mettere in pratica? Oltre a chiamare il medico, il primo consiglio è quello di bere molti liquidi, soprattutto acqua, in modo da diluire la carica batterica. Limitiamoci a tisane leggere, a base possibilmente di erbe dalle proprietà diuretiche e antinfiammatorie come uva ursina, mirtillo rosso americano, equiseto, bardana, echinacea, ortica, finocchio: vanno bene anche succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, in particolare quelli ai mirtilli e ai frutti rossi. Meglio evitare invece bevande che potrebbero avere un effetto irritante, come il caffè, gli energy drink, gli alcolici e in generale i cibi piccanti. Utile anche il ricorso al D-Mannosio, uno zucchero estratto dai legni di larice e betulla che ha la capacità di arrivare nella vescica senza essere prima assorbito dall’intestino, legare a sé i batteri ed espellerli attraverso la minzione.  
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Menopausa precoce: come riconoscerla e trattarla
La menopausa è una fase della vita della donna che coincide con il termine dell’età fertile, cioè la capacità delle ovaie di produrre e rilasciare ovuli. Solitamente la scomparsa permanente del ciclo mestruale avviene generalmente tra i 45 e 55 anni di età ma ci sono alcuni casi in cui si verifica entro i 40 anni: si tratta solo dell’1% delle donne, le quali entrano in menopausa precoce. Le cause possono essere diverse: anomalie genetiche, malattie autoimmuni come la tiroidite o la vitiligine, disturbi metabolici, per esempio il diabete, infezioni virali o endocrinologiche. L’assenza di ciclo mestruale può essere indotta anche da interventi chirurgici che implicano l’asportazione di utero e ovaie, oppure come conseguenza di chemio e radioterapia. I sintomi della menopausa precoce Quando si entra in menopausa può capitare che il ciclo mestruale per un certo periodo di tempo sia “ballerino”: come capire allora se si è davvero entrati in menopausa precoce? L’assenza di sanguinamento per almeno 12 mesi consecutivi è di per sé un segnale importantissimo, che dovrebbe per lo meno spingere ad approfondire il motivo per cui il ciclo non arriva più. Poi ci sono i segnali “classici” della menopausa: le vampate di calore, sudorazione intensa, umore variabile, insonnia, irritabilità. Nel caso si sospetti di essere entrate in menopausa precoce, il consiglio migliore è parlarne con il proprio ginecologo e valutare insieme a lui se è il caso di indagare più a fondo. Ci sono infatti anche alcuni esami che possono attestare la menopausa precoce e valutare il dosaggio degli ormoni prodotti dall’ovaio: in alcuni casi, il medico potrebbe anche consigliare una biopsia del tessuto ovarico per effettuare valutazioni più approfondite. Una volta assodato di essere in menopausa precoce, è importante seguire una corretta alimentazione: spesso, infatti, molte donne registrano un aumento del peso corporeo dovuta al calo degli estrogeni, che da un lato riduce la densità ossea aumentando l’osteoporosi e dall’altro può aumentare i rischi cardiovascolari. Come trattare la menopausa precoce La menopausa precoce solitamente viene trattata con la terapia ormonale sostitutiva: si assumono farmaci a base di ormoni estro-progestinici, cioè quelli che le ovaie non producono più. In questo modo viene ristabilito una sorta di equilibrio ormonale, che dovrebbe smorzare i sintomi della menopausa. In alterativa, su valutazione del medico insieme alla paziente, si può optare per l’assunzione di contraccettivi orali, come la pillola anticoncezionale che contiene estrogeni e un progestinico. In entrambi i casi, quindi con la terapia ormonale sostitutiva oppure con i contraccettivi orali, si prosegue generalmente fino ai 51 anni di età, ovvero l’età media della menopausa: si deciderà poi se proseguire o meno in base ai sintomi. 
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