Alimentazione corretta
Per portare in tavola piatti nutrienti ed equilibrati che assicurino al tua corpo la giusta quantità di energia ci vuole davvero poco: scopri come leggendo i nostri consigli per un'alimentazione corretta.


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Consigli per congelare
La possibilità di conservare gli alimenti congelandoli è sicuramente una delle grandi comodità della vita moderna. Ecco alcuni consigli per farlo in modo efficiente e in tutta sicurezza:
- Se acquistate surgelati, fate in modo che passino il minor tempo possibile a temperature superiori di quelle di conservazione. Acquistateli per ultimi, possibilmente trasportateli a casa con delle piastre refrigeranti e in una borsa termica e riponeteli immediatamente nel congelatore.
- Il cibo congelato, una volta scongelato, va consumato subito e non va mai ricongelato.
- È sempre preferibile scongelare gli alimenti in frigorifero o al microonde, non a temperatura ambiente.
- Il segreto per congelare gli alimenti al meglio è raffreddarli in modo rapido: raffreddateli il più possibile, riponeteli in contenitori piccoli (nel caso di sacchetti, eliminate l’aria), e programmate il congelatore alla temperatura più bassa fino a che non saranno completamente congelati.
- Indicate sempre sul contenitore la natura dell’alimento e la sua data di congelamento. La maggior parte dei cibi si conserva per un massimo di tre mesi.
- Alcuni cibi non si conservano bene congelati: per esempio, le zuppe e i sughi con l’aggiunta di amido come addensante tendono a separarsi, le patate cotte diventano granulose, la frutta ad alto contenuto d’acqua tende ad ammollarsi.
- Il congelatore deve essere sempre mantenuto pulito, libero dal ghiaccio e in ordine. Riempirlo troppo può portare a ridurne il potere di raffreddamento.
- Può essere una buona idea quella di realizzare un inventario del contenuto del congelatore, completo di date di congelamento, in modo da utilizzare la “scorta” nel modo più efficiente possibile.

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Natale è in arrivo: consigli per le ceste
Non è mai troppo presto per organizzare i regali di Natale! Ecco alcune idee per rendere più originale uno dei regali più graditi: le ceste.
Decorate da soli le vostre ceste con nastri colorati, fiocchi, ghirlande e biglietti fatti a mano, magari con la tecnica del collage.
Un dono fatto da noi è sempre gradito, perché personale: un vasetto di marmellata o di conserva o dei biscotti fatti in casa uniti ai prodotti acquistati renderanno i nostri auguri ancora più sentiti.
Il concetto di cesta resta valido anche scegliendo contenitori diversi, magari abbinati al contenuto, che saranno a loro volta un utile dono: potete sbizzarrirvi con scatole, borsine di stoffa (riutilizzabili per la spesa), pentole o padelle, vasi da fiori.
Realizzate “ceste a tema”, abbinandole ai gusti e alle passioni dei destinatari. Per esempio:
per l’appassionata di giardinaggio: una selezione di semi di fiori, frutta o ortaggi, forbici da giardinaggio e un grembiule in un bel vaso di coccio;
per il lettore accanito: un libro che avete amato particolarmente, una tisana rilassante, dei biscotti e una plaid;
per chi ha nostalgia della sua città natale: una raccolta di prodotti tipici della sua terra d’origine;
per l’apprendista pasticcera: una selezione di farine per dolci, zuccheri e formine tagliabiscotti, magari corredati dalla vostra ricetta preferita.
Se avete dubbi, potete allegare a una cesta molto minimalista un buono per la spesa o del negozio preferito del destinatario.

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Dieta mediterranea e celiachia
Le persone affette da celiachia devono seguire una dieta rigorosamente senza glutine.
Se a un primo approccio questo regime alimentare può apparire punitivo o limitativo, basta poco per scoprire che non è così, soprattutto se prendiamo come riferimento la nostra meravigliosa dieta mediterranea, che l’Unesco ha inserito nel 2010 nell’elenco dei patrimoni immateriali dell’umanità.
Ma guardiamo più da vicino cos’è il glutine e come evitarlo accuratamente, adottando la dieta mediterranea.
Il glutine è una miscela proteica contenuta in alcuni cereali quali grano, kamut, orzo, farro, segale, spelta, tricale e tutti i semolati da essi derivati. L’avena, pur non contenendo glutine, viene sconsigliata, a causa delle possibili contaminazioni durante la lavorazione.
La natura, però, ci mette a disposizione numerosi cereali senza glutine, a garanzia di una dieta variata e sana. I cereali naturalmente senza glutine sono:
il riso (meglio scegliere quello integrale, rosso e nero);
il mais;
il sorgo;
il teff;
il miglio;
amaranto, quinoa e grano saraceno, che formalmente rientrano nella categoria degli pseudocereali (grani, cioè, che dobbiamo a piante non graminacee, ma identici nell’uso ai cereali).
Le ricette della dieta mediterranea che prevedono l’uso di cereali sono numerosissime: dai risi e bisi veneti ai ricchissimi minestroni abruzzesi, dalle zuppe delle regioni più fredde alle minestre di quelle del Centro. È facile che troviate in questi piatti cereali in chicco come orzo e farro: basterà sostituirli con i cereali senza glutine. Attenzione, però: prima di preparare piatti nuovi, verificate sempre che tutti gli ingredienti facciamo parte dell’elenco dei cibi permessi sul sito dell’Associazione Italiana Celiachia.
Cereali a parte, vale la pena sottolineare che la dieta mediterranea prevede il consumo bilanciato di tanti alimenti privi di glutine come la carne, il pesce, le uova, alcuni formaggi, i legumi, la verdura e la frutta.
Ricordarlo ci può aiutare a ritrovare a tavola le nostre tradizioni: “mangiando mediterraneo”, infatti, tutti possiamo scegliere cibi gustosi e, se necessario, evitare il glutine, approfittando al contempo dei tanti benefici di un regime alimentare vario ed equilibrato.

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Legumi sempre in tavola!
I legumi, a cui appartengono numerose varietà botaniche (fagioli, soia, ceci, lenticchie, piselli, fave, lupini) non dovrebbero mai mancare in tavola perché: saziano, nutrono e ci forniscono proteine senza grassi.
Tutti i legumi contengono proteine (20%),ma anche buone quantità di amido; soprattutto quelli secchi forniscono un discreto numero di calorie e rappresentano un'ottima fonte di energia per l'organismo. Inoltre contengono tanta fibra, sia quella insolubile (la cellulosa della buccia esterna), utile per regolare le funzioni intestinali, sia quella solubile che svolge un ruolo positivo nel controllo del colesterolo e della glicemia. Se si esclude la soia, i legumi hanno pochi grassi (1-4%) ma tanti minerali: ferro, calcio (presente però in una forma non tanto disponibile per l'assorbimento), potassio, fosforo e magnesio, e vitamine del gruppo B.
Un secondo… unico!
I legumi sono da considerare a tutti gli effetti un secondo, quindi possono sostituire carne, formaggi e pesce. Se si cucinano con pasta o riso, costituiscono un perfetto piatto unico per la completezza qualitativa visto che la carenza di alcuni amminoacidi essenziali nei legumi è completata da quelli presenti nei cereali.
I fagioli. Tra tutti i legumi sono quelli più ricchi di fibra, soprattutto le varietà dall’occhio, nera e lima. Pare che consumarli regolarmente aiuti anche a ridurre i livelli di stress.
I piselli. Teneri e dolci, rispetto agli altri legumi sono meno calorici perché contengono pochi lipidi. Il minor contenuto di amido li rende facilmente digeribili e adatti anche a chi tollera con fatica altri tipi di legumi per problemi di colite o meteorismo.
I ceci. Nel mondo è il terzo legume più utilizzato in cucina. Merito del poco contenuto di grassi (6%) e del buona quantità di carboidrati (55%) che li rende molto nutrienti ed energetici. Grazie alla presenza di magnesio e folati, il consumo regolare di ceci aiuta a ridurre il livello di colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi nel sangue.
Le lenticchie. Prive di colesterolo, sono molto digeribili e possiedono ottime proprietà antiossidanti grazie alla presenza di flavonoidi. Quindi via libera al loro consumo che non deve essere limitato al solo Capodanno!
Le arachidi. Anche se le chiamiamo “noccioline americane” e le associamo alla frutta secca, le arachidi appartengono alla famiglia dei legumi. Prive di colesterolo, le arachidi sono ricche di lipidi e di acido oleico. Sono una buona fonte di polifenoli ed hanno un ottimo potere antiossidante.
Una curiosità: nei paesi di produzione (sudamerica in primis) le consumano bollite, mentre noi le acquistiamo sgusciate o ancora nei loro baccelli con differenti gradi di tostatura (lavorazione che fa perdere loro parte delle vitamine).
E quelli in scatola?
I fagioli in scatola contengono buone quantità di ferro, carboidrati, vitamine, fibre, proteine e sono privi di colesterolo. Scottati in acqua bollente, sono in genere conservati solo in acqua e sale.
Come conservare i legumi in scatola
Aperta la lattina, se si vogliono conservare i legumi avanzati, bisogna metterli in un contenitore che si possa chiudere bene, da conservare in frigorifero per 2-3 giorni, secondo le indicazioni riportate sull’etichetta.
Indicazioni di consumo
Prima di preparare il piatto, è bene risciacquare i fagioli per eliminare eventuali tracce di sale. La porzione di consumo si aggira attorno ai 100 grammi al netto degli scarti almeno due volte alla settimana come secondo, quindi al posto di carne, salumi, pesce , ma sempre abbinata a a pane o a pasta.